La Rmn 3 Tesla ha una tecnologia che permette di ottenere immagini di elevato dettaglio anatomico e riconoscere alterazioni dei tessuti anche ai primi stadi consentendo diagnosi molto più tempestive
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Una risonanza magnetica 3 Tesla di ultima generazione per implementare l’offerta sanitaria e l’accuratezza diagnostica al Grande ospedale metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.
La risonanza magnetica di cui si è dotata il Gom è la prima Rmn 3T degli ospedali pubblici della Calabria. Si tratta di una delle apparecchiature più performanti nel campo della diagnostica ad alta specializzazione, è dotata di un altissimo campo magnetico e ha una tecnologia di acquisizione delle immagini completamente digitalizzata. Tutto è finalizzato al miglioramento della qualità della prestazione, alla specificità ed alla predittività diagnostica, in quanto si sfrutta l’alto campo magnetico e la tecnologia avanzata per studiare ed arrivare alle diagnosi, in modo assai più preciso, di svariate patologie.
Questa tecnologia consente di ottenere immagini di elevato dettaglio anatomico permettendo di studiare strutture molto piccole e riconoscere anche alterazioni tissutali ai primi stadi, consentendo di individuare la patologia e trattarla con più alte probabilità di successo e guarigione proprio in virtù della tempestività diagnostica.
L’arrivo del macchinario al presidio ospedaliero “Riuniti” ha richiesto una grande operazione logistica coordinata dal personale della Uoc Gestione tecnica patrimoniale, diretta da Carmelo Giuseppe Fera.
Dopo le attività di sgombero del parcheggio sopraelevato del presidio e la messa in sicurezza dello stesso, disposte dal personale dell’Ufficio tecnico in sinergia con la Uoc Direzione medica, diretta da Demetrio Marino, nel primo pomeriggio di oggi sono iniziate le complesse operazioni di sollevamento della Rmn 3T, per le quali, in considerazione del notevole peso del macchinario (che presenta un magnete da 80 quintali), è stato necessario l’utilizzo di una gru da 250 tonnellate. La stessa gru è stata messa in sicurezza con l’ausilio di zavorre da 50 tonnellate. Installata in sicurezza, la gru ha dovuto superare l’edificio del Riuniti, alto 26 metri per una lunghezza di 15 metri.
Una volta arrivata a terra la Rmn 3T è stata appoggiata su un percorso realizzato ad hoc e costituto da pannelli metallici al fine di distribuire il peso sul terreno e di raggiungere il sito d’installazione presso la Uoc di Neuroradiologia, diretto da Antonio Armentano.
Grande soddisfazione espressa dal commissario straordinario del Gom Gianluigi Scaffidi, il quale ha dichiarato: «Nell’ambito dell’ammodernamento tecnologico dell’ospedale di Reggio Calabria, portato avanti in sinergia con la struttura commissariale, oltre alla nuova risonanza magnetica, nel breve verrà attivata la nuova piastra della diagnostica per immagini. Qui troveranno posto anche un nuovo angiografo, una Tac 256 strati e due Tac 128 strati, una delle quali è già installata presso la Uoc di Radiologia».