Tiziana Lombardo scomparve all’ospedale Jazzolino nel gennaio del 2017 dopo aver messo alla luce la secondogenita. I deputati M5s Nesci e Sapia avevano presentato un'interrogazione parlamentare in merito
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«Al netto delle intenzioni, il precedente ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha avuto un atteggiamento di sufficienza rispetto alla triste vicenda della morte dopo il parto della giovane Tiziana Lombardo, avvenuta nello scorso anno all'ospedale di Vibo Valentia».
Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Francesco Sapia, della commissione Sanità, che spiegano: «È quanto emerge dalla risposta del sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi, a una nostra recente interrogazione sul caso, presentata insieme ad altri colleghi deputati del Movimento 5stelle. Nello specifico, il sottosegretario ci ha informato pure di un carente riscontro fornito in proposito dalla Regione Calabria, a fronte del quale il Ministero della Salute ha dovuto chiedere la documentazione sull’assistenza prestata alla paziente, a partire dal verbale di pronto soccorso fino alla cartella clinica relativa al ricovero presso la Ginecologia dell'ospedale di Vibo Valentia, di cui abbiamo segnalato le carenze in tutte le sedi, anche a seguito di puntuale ispezione parlamentare».
Nesci e Sapia hanno aggiunto che «il sottosegretario ha inoltre precisato che allo stato sono in corso indagini molto serie e ha assicurato la massima attenzione del governo sulle condizioni del Punto nascita di Vibo Valentia, anche in considerazione di altri gravi episodi avvenuti in passato. Bartolazzi ha concluso che il governo sta già esercitando una più penetrante e generale verifica dei livelli essenziali di assistenza nella Regione Calabria, anche, su nostro impulso, per quanto concerne l'attività dei Punti nascita, spesso finiti sulle prime pagine di cronaca per decessi al vaglio della magistratura».