Sono sedici i lavoratori della cooperativa sociale “Libero Nocera” di Reggio Calabria che da un anno aspettano il saldo degli stipendi. Da oltre 20 anni operano sul territorio in un settore delicatissimo, ossia quello della rieducazione e del sostegno psico-fisico dei soggetti portatori di handicap, e attualmente sono 40 i minori reggini che vengono assistiti e che rischiano insieme alle loro famiglie di non avere più un centro su cui fare affidamento. A questi se ne aggiungono altri sette che quotidianamente frequentano la struttura, convenzionata con l’assessorato alle politiche sociali di Palazzo San Giorgio.


Lo stallo dei pagamenti, però tira in ballo anche la Regione Calabria che ancora non ha provveduto a sbloccare i fondi, e versarli al Comune, per il prosieguo dei servizi del centro socio educativo, ma anche dell’assistenza domiciliare ai disabili ed alle famiglie con minori in difficoltà.
Oltre alla cooperativa “Libero Nocera” anche quella “Skinner” versa nella stessa drammatica situazione. Un anno in cui gli operatori non percepiscono un euro, ma con grande senso di responsabilità continuano ogni giorno a svolgere il proprio lavoro. La situazione è, però al collasso.


«Non è facile lavorare in questo delicatissimo ambito - afferma Giovanni Giacobbe della cooperativa “Libero Nocera” - con grande spirito di abnegazione stiamo continuando a prestare assistenza ai nostri utenti, e alle loro famiglie, ma la vicenda reca un grande stress a tutti. Chi lavora deve essere giustamente retribuito e chi opera in questo ambito viene messo continuamente a grandi prove e di certo un anno di stipendi arretrati non agevola chi ha scelto di svolgere questo mestiere».


Un mestiere che va al di là delle mansioni specificatamente effettuate e che abbraccia diverse sfere. Assistere bambini con gravi deficit cognitivi, psicologici e motori non è di certo semplice: è un’attività che ti stravolge la vita e merita, molto più di altre, il giusto riconoscimento economico e sociale. «Siamo stati ricevuti dal sindaco Falcomatà - ha dichiarato Giacobbe - che insieme all’assessore ai servizi sociali, Lucia Nucera, e al dirigente alle Finanze, Franco Consiglio, ci hanno garantito il pagamento delle spettanze entro il 15 marzo. Abbiamo scelto di dare fiducia anche una volta alle Istituzioni e fino a quella data continueremo nelle nostre attività».


Se la struttura dovesse abbassare la saracinesca le conseguenze non sarebbero solo per i minori, ma anche per le loro famiglie che vedono nella “Libera Nocera” un’àncora di professionalità e speranza. «Abbiamo già avvisato i tanti genitori - ha concluso Giacobbe - che, qualora il termine non venga rispettato, siamo pronti a scendere in piazza e paventiamo anche le interruzioni delle attività» .