Dopo un lento avvio della campagna di vaccinazione, in Calabria nelle ultime settimane si registra una graduale ripresa. Ma con l'aumentare del numero di cittadini vaccinati al contempo si continuano a registrare errori e paradossi. È anche il caso di Mario, nome di fantasia, 62enne cardiopatico di Scalea che dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino anticovid non riesce a completare l'iter di immunizzazione perché già due volte è stato rimandato a casa, senza avere alcuna delucidazione. «È normale iniziare a vaccinare la fascia di età dei cinquantenni - dice l'uomo - quando ancora non si riescono a vaccinare i soggetti fragili come me?».

Cardiopatico grave

Dalla documentazione, risulta che Mario ha ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer lo scorso 25 aprile, in quanto soggetto fragile. Il suo stato di salute è certificato da un documento rilasciato dall'ospedale in cui l'uomo è in cura dal 2013 per gravi problemi cardiaci. Mario avrebbe dovuto ripetere la vaccinazione il 16 maggio, circa tre settimane più tardi, ma quando si è presentato nel centro vaccinale di di Scalea, gli è stato comunicato che erano finite le dosi a disposizione. Mario, gravemente malato, si è molto risentito, ma non ha battuto ciglio nella convinzione di poter risolvere la questione nella prima data utile, tre giorni più tardi, quando si è presentato nuovamente nel centro vaccinale della città di Torre Talao. Ma quel che accade lo getta nello sconforto: «Sono stato prontamente rimandato indietro perché non risultavo nell’elenco». Per Mario è tutto da rifare e intanto il tempo scorre inesorabile.

Nel limbo delle incertezze

Mario sono non risulta inserito nella lista degli aventi diritto alla seconda dose e non ha nemmeno ricevuto alcuna comunicazione in merito, non sa cosa deve fare e a chi deve appellarsi. Com'è ormai noto, è importante rispettare i tempi di somministrazione tra la prima e la seconda dose affinché il vaccino possa agire correttamente e immunizzare il soggetto che lo riceve. Mario dunque è preoccupato, prova a chiedere spiegazioni ma ad oggi non ha ancora ricevuto risposte. «È ragionevole tutto questo avanti e indietro senza alcuna comunicazione? - si chiede - È normale non ricevere alcuna informazione in merito alla data di vaccinazione mandando a casa le persone?». L'uomo ha presentato denuncia ai carabinieri