Ogni operatore dovrebbe assistere al massimo 6 pazienti per ridurre la mortalità del 20% ma la media nazionale è di 11 utenti per ogni paramedico
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In Calabria mancherebbero 4.024 infermieri negli istituti sanitari regionali. Una carenza che colpisce anche la Campania con 9.000 infermieri in meno, la Sicilia con una carenza di 9.755 infermieri, le Marche con 616 infermieri in meno, passando per i 4540 mancanti in Sardegna. A rivelarlo è un'analisi del Centro studi della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (Fnopi) sui dati del Conto annuale 2016 del ministero dell'Economia. In tutto in Italia mancano almeno 53mila infermieri e chi presta servizio si trova ad assistere in media contemporaneamente 11 pazienti, decisamente troppi per poter dedicare a ogni malato il giusto tempo e le dovute attenzioni.
Secondo la mappa, che analizza le carenze regione per regione, le uniche ad aver raggiunto la media ottimale di cura, pari a tre infermieri per ogni medico, sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Molise e Bolzano. Questa carenza porta a un aumento di rischi per i malati e per gli stessi operatori: ogni infermiere dovrebbe assistere al massimo 6 pazienti per ridurre del 20% la mortalità. Per "correre ai ripari", la Fnopi, come fa sapere in una nota, ha chiesto «un incontro urgente con il ministro della Salute Giulia Grillo e con le Regioni».