Dal primo luglio l’operatività non è più h24 per mancanza di personale. Dall’Asp nessuna risposta e le associazioni chiedono che venga ripristinato presto il servizio salvavita
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Una richiesta urgente che non ha trovato, almeno fino ad ora, nessun interlocutore tra i corridoi dell’Asp di Cosenza. A Castrovillari l’Emodinamica, guidata dal primario Giovanni Bisignani, dal primo luglio ha dovuto interrompere l’operatività h24 per mancanza di medici.
Si opera fino alle 21:00 e poi, dopo quell’ora, eventuali infarti o casi cardiaci gravi dovranno effettuare viaggi della speranza verso il presidio ospedaliero più vicino, quello di Cosenza. Sperando che il tempo per trasferire un’urgenza non sia così tiranno per salvare una vita.
Il reparto d’eccellenza castrovillarese è a mezzo servizio da più di quindici giorni nel silenzio più totale. A nulla solo servite le comunicazioni del primario reiterate più volte alla dirigenza dell’azienda sanitaria cosentina mettendo in luce la necessità di avere un medico emodinamista che potesse sostituire una dottoressa che si è dimessa per prendere servizio in altra sede. Due lettere cadute nel vuoto, alle quali nessuno ha mai risposto e che hanno costretto il primario del reparto, Giovanni Bisignani, a chiudere le prestazioni salvavita nel servizio notturno dalle 21:00 alle 8:00. Prima di lui anche l’associazione “Gli amici del cuore” nel mese di maggio aveva lanciato il pericolo di chiurusa del reparto d’eccellenza presso lo Spoke di Castrovillari.
La paura dei soci della grande associazione nata proprio attorno al reparto di cardiologia dell’ospedale cittadino era che venendo a mancare questo importante presidio medico riprendessero «i trasferimenti in giro per la Calabria dei pazienti con infarto miocardico acuto o con malattia coronarica. Questo significa che comunque si arriverà sempre troppo tardi per salvare il cuore, perché nell’infarto è fondamentale agire presto. A ciò si aggiunge non solo il disagio dei pazienti e familiari che saranno costretti ad allontanarsi da casa, ma anche il fatto che un altro importante Presidio del nostro ospedale sparirà». Parole e appelli rimasti inascoltati ed ora a 18 giorni dallo stop del servizio di emodinamica h24 ritorna a parlare della vicenda anche Il Popolo della Famiglia.
«Sono in pericolo le vite di molti cittadini, non solo della città ma, anche, del territorio – ha scritto Gianni Donato, coordinatore cittadino - Questa situazione dovrebbe far tremar le vene ed i polsi, soprattutto ai Sindaci ma, fino ad oggi, nulla è stato fatto per ripristinare questo fondamentale servizio medico». Tutti parlano di «un altro pezzo di eccellenza sanitaria ospedaliera che rischia l'eclissi» per questo si invoca «un intervento energico, autorevole, deciso, della politica per garantire il ripristino, a tempo, pieno di questo fondamentale e vitale servizio».