Sanità in Calabria, il 2018 si chiude in chiaroscuro

VIDEO | Con l'anno che sta per concludersi si chiude anche l'era Scura. Tante le criticità nella sanità calabrese che scommette sul nuovo commissario Saverio Cotticelli che si insedierà a Catanzaro subito dopo le festività natalizie 

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di Rossella  Galati
28 dicembre 2018
15:00

Il 2018 sarà ricordato, tra le altre cose, anche per la fine dell'era Scura nella sanità calabrese. L'operato del commissario ad acta designato nel 2015 dal governo Renzi, è stato bocciato ad inizio dicembre, mettendo così fine a continui scontri soprattutto con il presidente della Regio Mario Oliverio. Rapporti tesi sin dall'inizio non solo con il governatore, che più volte e con forza ha chiesto ai ministri della sanità, Lorenzin prima e Grillo poi, di mettere fine al capitolo Scura, ma anche con il sub commissario Andrea Urbani e non solo. Tensioni che hanno sicuramente contribuito a peggiorare le cose a discapito dei cittadini calabresi che tante, troppe volte, sono stati costretti a scendere in piazza per difendere il diritto alla salute: dai sit in dei sindaci per la difficile situazione dell'ospedale di Locri, a quelli della sanità privata contro i tagli del commissario, dall'urlo dei lavoratori delle strutture psichiatriche reggine al calvario dei dializzati e così via.

In Calabria il diritto alla salute non è uguale per tutti

Insomma, una sanità allo stremo e un commissariamento targato Scura, durato 3 anni e 9 mesi, che non ha portato i risultati sperati, in una regione, commissariata da circa 10 anni, in cui il diritto alla salute non è uguale per tutti ed un paziente su sei è costretto ad emigrare verso il centro nord per potersi curare, con un costo per i calabresi di oltre 300 milioni di euro all'anno. Per non parlare delle infiltrazioni della 'ndrangheta all'interno di strutture sanitarie pubbliche, come dimostrato da inchieste come "Quinta bolgia". Dunque una regione inadeguata dal punto di vista sanitario, che ora punta sul nuovo commissario Saverio Cotticelli, generale dell'Arma dei Carabinieri con una importante esperienza nel settore, avendo guidato il Nas, nucleo antisofisticazione e sanità. Una "nomina cruciale per questo territorio", anche secondo il ministro Grillo, "che ha non solo difficoltà di bilancio, ma soprattutto non riesce a dare ai cittadini il livello di servizi sanitari che la legge richiede". Una sanità migliore e servizi efficienti sono ora gli obiettivi che Cotticelli e il sub commissario Thomas Schael dovranno raggiungere. Bisognerà attendere l'otto gennaio per l'insediamento del neo commissario, mentre Schael ha già preso servizio negli uffici della Cittadella regionale di Catanzaro nei giorni scorsi. 


Sanità ed eccellenze

Ma per fortuna in Calabria, da Catanzaro a Cosenza, da Crotone a Reggio, passando per Vibo Valentia, esiste anche una sanità d'eccellenza, sia nel pubblico che nel privato: dal reparto di nefrologia e dialisi di Corigliano Rossano ad esempio, in grado di garantire da circa un decennio il servizio "dialisi in vacanza", all'unità di chirurgia epatobiliopancreatica per patologie tumorali dell'azienda ospedaliera di Cosenza che, grazie ad un minuzioso lavoro di equipe, esegue interventi di alta complessità garantendo una sanità di qualità, in linea con i più prestigiosi centri di eccellenza nazionali e internazionali, evitando ai cittadini calabresi di dover ricorrere ai viaggi della speranza. Dunque i bisogni dei cittadini calabresi dovranno essere al centro del lavoro, delicato, del nuovo commissario e del dipartimento politiche sanitarie della Regione Calabria, per ridare alla Calabria dignità, fiducia e salute.

 

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