La miccia per la sanità pubblica è accesa ed a Cosenza  si continua a protestare. Questa volta sotto l’occhio del ciclone è il sevizio di Fisiochinesiterapia (trattamento fisioterapico volto alla riabilitazione motoria) che da contrada Lecco, a  Rende,  è stato spostato nel polo di Serraspiga, a Cosenza. Un provvedimento dichiarato temporaneo, per consentire l’ampliamento del servizio di neuropsichiatria infantile anch’esso in sofferenza a causa di carenza di spazi. Ma i cittadini non ci stanno.

Si spostano servizi essenziali

«Si rimane sconcertati da queste scelte sprovvedute: si impoverisce il territorio di un servizio e si mettono in concorrenza due categorie di utenti parimenti bisognosi di attenzione», dicono i manifestanti.

Un capanello di persone, soprattutto anziani, ma anche tanti cittadini che usufruiscono del servizio e che oggi devono spostarsi su Cosenza. «Peraltro il servizio di Fisiatria poggia su due sole unità di fisioterapisti ed i vertici giustificano queste carenze di personale con la presenza sul territorio dell'offerta privata, convenzionata ed a pagamento. Ancora una volta si procede al depotenziamento del pubblico a favore del privato. Di contro il servizio di neuropsichiatria infantile da anni chiede ulteriori spazi visto l’aumento dei pazienti e degli operatori. Concordiamo con l’ampliamento del servizio di neuropsichiatria infantile, ma non a scapito di altri servizi essenziali soprattutto per le persone anziane del territorio che hanno già grosse difficoltà di spostamento».

Una decisione che di fatto impoverisce il distretto sanitario d Rende di un servizio fondamentale per la comunità e per tutti i Comuni limitrofi. «Basta manovre, basta speculazioni: è il momento di mettere le persone al centro ed il diritto alla salute in primo piano».