Sarebbe già rientrata la protesta di alcuni medici in servizio al Palatenda di Paola, che in questi giorni sta ospitando le operazioni di vaccinazione. In giornata si era diffusa la notizia che 13 camici bianchi avevano incrociato le braccia, comunicando alla direttrice del distretto sanitario del Tirreno cosentino, Angela Riccetti, la volontà di interrompere le prestazioni. Sullo sfondo pare ci siano disagi e screzi tra medici, ma anche l'accumulo di stress a causa dei ritmi infernali degli ultimi mesi, probabilmente acuito dalle altissime temperature che stanno rendendo le vaccinazioni ancora più difficili. All'interno della struttura, infatti, nelle ore più calde le temperature raggiunte sfiorerebbero i 45° e questo sarebbe un ulteriore motivo di disappunto tra i medici. Va però sottolineato che, nonostante queste e altre difficoltà, finora al centro vaccinale di Paola è proceduto tutto in modo lineare e senza alcun intoppo per i pazienti, afa insopportabile a parte.

Nuova sede

Dopo l'annuncio di interrompere le prestazioni, che ha suscitato polemiche e malumori, la situazione si sarebbe risolta grazie al dialogo tra i diretti interessati e le istituzioni. Fonti accreditate riferiscono, inoltre, che la vicenda non ha influito sulle vaccinazioni di oggi e che queste proseguiranno come precedentemente accordato anche nei prossimi giorni. Al tempo stesso, si è cercato una nuova locazione per consentire ai medici di lavorare in condizioni migliori. Dal prossimo 5 giugno la sede vaccinale sarà spostata nel palazzetto dello sport di Paola, messo a disposizione dal sindaco della città, Roberto Perrotta.