Il consigliere regionale Giuseppe Pedà propone l'uso dei locali e dei mezzi messi a disposizione dal comitato della Croce rossa “Vallata del Gallico”. A breve l'incontro con il direttore sanitario Antonio Bray dopo quello già avuto con il prefetto Giovanni Meloni
Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
Le condizioni per il ripristino della postazione del 118 a Villa San Giovanni sembrerebbero esserci tutte: immobile gratuito, ambulanze e personale ausiliario (autista e barelliere) messi a disposizione dal comitato locale della Croce rossa “Vallata del Gallico”. Dunque, nessun aggravio di spesa per l’Azienda sanitaria che dovrebbe farsi carico soltanto del personale medico da assegnare.
Questo, almeno, secondo l’idea del consigliere regionale Giuseppe Pedà, componente della III Commissione Sanità, che ha incontrato il prefetto Giovanni Meloni, a capo della Commissione straordinaria cui è stata affidata la direzione dell’Asp 5 di Reggio Calabria, per sottoporre alla sua attenzione «la necessità di adottare interventi immediati per il ripristino della postazione del 118 di Villa San Giovanni, servizio indispensabile per la tutela della salute pubblica, paradossalmente chiuso ormai da diverso tempo».
Pedà, soddisfatto per il buon esito del confronto ha annunciato che «il prossimo passaggio per addivenire ad una soluzione positiva della vicenda sarà quello di incontrare a breve il nuovo direttore sanitario Antonio Bray, al quale saranno esposte anche ulteriori problematiche riguardanti diverse altre strutture del territorio, prima su tutte l’ospedale di Gioia Tauro. Non è concepibile - ha evidenziato - che un comune di oltre 14mila abitanti come Villa San Giovanni, che si affaccia sullo Stretto, con un’enorme flusso di pendolari e vacanzieri in relazione alla presenza degli approdi dei traghetti per Messina e dell’importante snodo ferroviario, sia sprovvisto di una postazione di 118, dovendo all’occorrenza, far arrivare un’ambulanza da Sant’Eufemia d’Aspromonte o da Scilla, sedi più vicine, per modo di dire, viste le note criticità legate al traffico veicolare e alla viabilità di un territorio così complesso dal punto di vista orografico. Senza contare che Villa San Giovanni è ente capofila dell’ambito territoriale 14 che abbraccia altri 13 Comuni ed è, inoltre, sede di diversi istituti scolastici e dei presìdi di Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza. Mi sono sentito perciò in dovere - ha spiegato in conclusione - di supportare la richiesta di aiuto pervenutami da quella comunità: per tale motivo, in qualità di consigliere regionale e componente della III Commissione Sanità, ho chiesto al Prefetto Giovanni Meloni, confidando nella sua sensibilità e nelle sue indiscusse capacità professionali, di fissare un incontro tra tutti gli attori interessati per stabilire la possibilità di riapertura immediata del presidio del 118 a Villa San Giovanni».