Il Comitato spontaneo per la difesa del diritto alla salute ha aderito alla rete di Comunità competente. L’ingresso del  gruppo, formato a Polistena un anno fa - dopo lo scoppio dell’emergenza personale che successivamente indusse all’invio di un nutrito contingente di medici cubani - è stato sancito nel corso di un’assemblea molto partecipata. Per Comunità competente, la rete che in tutta la regione raggruppa un centinaio di realtà associative, erano presenti Rubens Curia, Francesco Costantino e Stefania Marino. 

Per il Comitato hanno parlato la presidente Marisa Valensise e il vice Francesco Trimarchi, che hanno ricordato il passaggio formale recente ovvero la registrazione notarile. «I cittadini – ha detto Valensise – sono sfiduciati, mentre noi credendo nel gruppo pensiamo di poter rappresentare all’esigenza di migliorare l’offerta sanitaria. In un primo momento i partiti ci hanno sostenuto, oggi notiamo un allontanamento».

Per Trimarchi occorre unire alla protesta la proposta, da qui la scelta di aderire alla Rete di cui già fa parte l’associazione Pro Salus della vicina Palmi. «Il nostro – ha detto Curia – è il matrimonio perfetto tra le conoscenze dei tecnici e le testimonianze dei cittadini che si impegnano. Bisogna rilanciare la medicina territoriale, in grado di allentare la pressione sugli ospedali».