Il commissario Ruperto oggi ha comunicato che è saltata la vendita della Tecnis. La società era in vendita per evitare la liquidazione. La nascita del presidio di Palmi subisce quindi un altro stop
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Un guaio tira l’altro. Non bastava la scoperta di alcuni reperti archeologici durante degli scavi preparatori, oggi si aggiunge un’altra brutta notizia sul nuovo ospedale della Piana, che dovrebbe sorgere a Palmi. Saverio Ruperto, commissario straordinario del gruppo Tecnis, ha fatto sapere ai lavoratori e alle forze sindacali che la vendita alla società Pessina è saltata. Almeno per ora.
La Tecnis, la società che avrebbe dovuto realizzare l’opera e colpita da interdittiva antimafia e problemi finanziari, era stata messa in vendita da Ruperto per evitare la liquidazione. Una vendita che era stata data praticamente già per fatta, ma che è saltata nella giornata di oggi. Un altro intoppo, l’ennesimo, che si aggiunge a quelli che hanno fatto accumulare all’opera 11 anni di ritardo.
Non registriamo ancora reazioni da parte dell’amministrazione comunale di Palmi, ma solo dell’associazione “Pro Salus”, che oggi ha diramato un comunicato, nel quale chiede la convocazione di un tavolo urgente alla Regione con il commissario Ruperto e il Comune di Palmi. "Pro Salus" chiede che «ogni aspetto della vicenda e siano accertate eventuali responsabilità» e che in Regione si discuta degli «strumenti alternativi previsti dalla legge per prevenire altri gravissimi danni ed assicurare la realizzazione dell’ospedale».