Oliverio: «La Calabria ha speso 300 milioni per l’emigrazione sanitaria»

Il Governatore è tornato ad attaccare il commissario Scura per la situazione della sanità regionale

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di Redazione
21 giugno 2018
17:28

«Il bilancio del commissariamento della sanità calabrese è fallimentare». Lo ha affermato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa sulla valorizzazione dei borghi calabresi.


«Nell'incontro del ministro Grillo con tutte le Regioni - ha proseguito Oliverio - ho posto il problema delle drammatiche condizioni della sanità calabrese. Oltre 7 anni di commissariamento, invece di riqualificare il servizio sanitario regionale e far rientrare la Calabria dal debito, hanno aggravato la situazione, se è vero che dai 200 milioni di qualche tempo fa oggi siamo passati a 300 milioni e oltre di euro che la Regione paga per i costi dell'emigrazione sanitaria, cioè i costi del fenomeno dei calabresi che si curano fuori Calabria»



Un dato che, secondo il presidente della Regione «è la spia, il segnale che la situazione della sanità calabrese si è ulteriormente aggravata. Per non parlare delle liste di attesa, dei livelli essenziali di assistenza che in Calabria non sono garantiti negli standard previsti dalla legge, e per ultimo della sospensione delle prestazioni da parte dei laboratori privati in conseguenza di scelte fatte dal commissario che - ha concluso Oliverio - hanno aumentato il disagio e la sofferenza della popolazione calabrese e soprattutto delle fasce più deboli della popolazione».

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