Per tamponare la falla l’Azienda sanitaria provinciale ha predisposto e pubblicato avvisi a ripetizione, ma nei presidi del territorio quasi nessuno vuole lavorare e alle gare si presentano in pochissimi
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Probabilmente è la carenza più grave negli ospedali del Vibonese tra il personale medico. Sì, perché sono gli proprio gli anestesisti-rianimatori che assicurano l’attività chirurgica programmata. Senza di loro, infatti, in sala operatoria nessun intervento potrebbe essere eseguito. Complessivamente nelle strutture ospedaliere della provincia ci sono appena undici anestesisti in servizio, i quali si devono dividere tra l’assistenza ai pazienti ricoverati in reparto, gli interventi chirurgici e le urgenze.
Il tutto coprendo l’attività sanitaria di ben tre nosocomi: insieme al primario dell’Unità operativa dell’ospedale civile Jazzolino della città capoluogo, Peppino Oppedisano, oggi si contano nove professionisti a lavoro. A Serra San Bruno ed a Tropea troviamo, invece, un solo anestesista attualmente in servizio o reperibile h24 in ciascun nosocomio. Tant’è che per tutti loro lo scorso fine gennaio l’Azienda sanitaria provinciale ha deciso di avviare le procedure per autorizzare le prestazioni aggiuntive: ossia il lavoro straordinario.
Roba che toglierebbe il sonno a chiunque. Eppure si lavora. E tantissimo, davvero. Sì, ma fino a quando… ? Per tamponare la falla, l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia nel tempo ha predisposto e pubblicato bandi a ripetizione e nuovi avvisi di selezione. Ma la storia ogni volta si complica da sola e le cose non vanno mai come si era sperato in via dante Alighieri. Il motivo? Eccolo. Anzi, lo ripetiamo ancora una volta: negli ospedali del Vibonese a lavorare vogliono venire pochi medici in quanto, evidentemente, ritenute strutture vetuste, con poche apparecchiature e con personale sanitario e infermieristico ridotto al lumicino. I bandi vanno così spesso deserti o alle prove finali si presentano in pochissimi, rispetto invece al numero degli ammessi dalle commissioni d’esame. Al danno, quindi, si aggiunge anche la beffa.
Oggi si cercano anestesisti con «elevata competenza»
Il concorso per assumere ben 11 nuovi specialisti in Anestesia e Rianimazione risale al 10 giugno del 2020 grazie ad un apposito decreto del commissario ad acta che, appunto, ha autorizzato all’epoca l’Azienda sanitaria provinciale alla pubblicazione del bando. Tuttavia, l’espletamento di una prima procedura concorsuale ha consentito il reclutamento di una sola unità. E, pertanto, il management aziendale di Palazzo ex Inam ha indetto (il 15 ottobre del 2021) un nuovo concorso pubblico per la copertura – questa volta – di 3 posti di dirigente medico nella medesima disciplina, il cui iter è tutt’oggi in itinere. Ecco allora che, «per quanto esposto, al fine di garantire le prestazioni previste dai livelli essenziali minimi di assistenza (Lea) alla popolazione del territorio dell’Azienda sanitaria provinciale, si rende necessario reclutare in tempi brevi, due professionisti di elevata competenza, in possesso di esperienza nella medesima disciplina», parole del direttore dell’Unità operativa di gestione e sviluppo delle risorse umane Gianfranco Ielo.
Quest’ultimo, infatti, preso atto della nota dell’8 marzo scorso, con la quale la direzione dell’Azienda sanitaria «ha ordinato a questa Unità operativa di attivare, tempestivamente, una procedura per il reclutamento a tempo pieno e determinato, per la durata minima di tre anni, di adeguate professionalità da destinare, tra le altre, all’Unità operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia, da retribuire nella misura massima consentita dalla legge per l’altissima professionalità», ha proposto al commissario straordinario Giuseppe Giuliano di voler procedere all’indizione del suddetto Avviso di selezione pubblica per il conferimento di un incarico dirigenziale di altissima professionalità» e di «approvare per l’effetto lo schema di avviso di pubblica selezione, per titoli e colloquio».
Disco verde del commissario Giuseppe Giuliano
Da qui, «vista la motivata proposta del direttore Gianfranco Ielo, e acquisiti i pareri favorevoli del direttore amministrativo aziendale Elisabetta Tripodi e del referente sanitario aziendale Antonio Talesa, l’approvazione da parte del massimo responsabile della sanità pubblica vibonese dell’ennesima delibera destinata ad autorizzare la procedura per l’indizione dell’Avviso di selezione pubblica «per il conferimento di un incarico dirigenziale di altissima professionalità, a tempo pieno e determinato, per un periodo di tre anni, da conferire, a due medici esperti nella disciplina di anestesia e rianimazione da assegnare all’Unità operativa del presidio ospedaliero di Vibo Valentia».