VIDEO | Entrano in esercizio acceleratori, pet, tac e altre apparecchiature di ultima generazione. Balzo in avanti della qualità dell'assistenza. Al taglio del nastro grande assente il commissario Massimo Scura
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Due Acceleratori lineari, uno di ultimissima generazione, due sale bunker, una PET, una TAC e una camera dedicata alla preparazione dei farmaci antiblastici. Non è il set dell’ultima stagione di Grey’s Anatomy, ma il polo oncologico del presidio ospedaliero del Mariano Santo di Cosenza, dotato di apparecchiature all’avanguardia in grado di abbattere le liste di attesa e di curare i pazienti in meno tempo e con maggiore efficacia.
Scura assente alla cerimonia inaugurale
Il taglio del nastro, accompagnato anche dalla benedizione dell’Arcivescovo Francesco Nolè, ha sancito l’entrata in funzione dei macchinari, pronti a rispondere alle esigenze di una vasta platea di ammalati. Pesante l’assenza del commissario ad acta Massimo Scura, ufficialmente impegnato altrove. Sono invece intervenuti il presidente della Regione Mario Oliverio insieme all’assessore Maria Francesca Corigliano, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Achille Gentile, il direttore sanitario Mario Veltri. Il Mariano Santo diventa così Polo oncologico con erogazione delle prestazioni per dodici ore, dalle 8 alle 20, cinque giorni su sette. A pieno regime i due acceleratori consentono di trattare cento pazienti al giorno, per un totale di 2800 prestazioni radioterapiche al mese e 33.600 all’anno, per un trattamento radioterapico della durata media di 28 giorni consecutivi con interruzione programmata – perché prevista dai protocolli terapici - il sabato e la domenica.
Cure più efficaci e meno invasive
Il trattamento poi è di di gran lunga meno invasivo di quelli tradizionali: consente di erogare dosi molto più elevate di radiazioni ionizzanti, recando così meno danni agli organi limitrofi alla zona trattata. «Si concretizza e si completa un progetto sul quale abbiamo creduto molto e investito tanto - – ha detto il Direttore Generale, Achille Gentile – Il Polo Oncologico del Mariano santo è una realtà. Siamo convinti riuscirà a produrre numeri ragguardevoli. Gli investimenti per circa tre milioni di euro – ha proseguito – si sono tradotti nell’offerta più competitiva che rafforza una scelta di livello tecnologico d’avanguardia, già operata in altri settori e che pone l’ Azienda tra le strutture migliori nel territorio nazionale. Investire in tecnologia, pur nella ristrettezza economica che ci impone il Piano di rientro – ha aggiunto Gentile – significa avere meno mobilità sanitaria in uscita. In alcuni settori della medicina l’Azienda si è già imposta come polo d’eccellenza. Il Polo Oncologico del Mariano Santo ha tutte le carte in regola per invertire il trend di migrazione attuale e divenire centro d’eccellenza per le cure delle patologie neoplastiche».
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