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Mesi di attesa per una ecografia addominale, visite annullate e comunicazioni che non arrivano, è quello che succede, e non è una novità, ad una signora di Soverato che a dicembre, nel nosocomio cittadino, ha prenotato l'ecografia per il 26 febbraio alla Casa della Salute di Chiaravalle.
«Fin qui tutto bene fino a quando - ci racconta il figlio della signora, Antonio Pellegrino - qualche giorno prima dell'esame mia madre viene contattata telefonicamente e le viene detto che l'ecografia è stata posticipata di un mese poiché nella giornata stabilita non ci sarebbe stato il radiologo». Ed è un mese dopo, quindi il 28 marzo, che la signora Pellegrino si presenta all'appuntamento ma anche lì le viene comunicato che manca il radiologo e che quindi l'esame salta per la seconda volta. «Le viene inoltre detto che da lì a breve sarebbe stata contattata telefonicamente per fissare un nuovo appuntamento e quindi poter fare l'ecografia tra Soverato e Chiaravalle. Ad oggi l'ecografia non solo non è stata effettuata ma non è chiaro nemmeno quando e se potrà farla».
Di tutto questo l'utente ha immediatamente informato l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro mediante posta elettronica certificata, inviata per conoscenza anche al gabinetto della giunta regionale. L'esito? «Non solo non ho ricevuto alcuna risoluzione al problema - risponde Pellegrino - non ho nemmeno ricevuto risposta alla lamentela. Non credo che questo sia un modo corretto di garantire i livelli essenziali di assistenza. Ritengo inoltre che il personale sanitario dell'Azienda Sanitaria Provinciale sia adeguato sia da un punto di vista umano che professionale, ma lo stesso è vittima della disorganizzazione che vi è all'interno del sistema».
L’appello al Governo
Dunque Pellegrino, che oltre alla situazione della madre fa presente che anche il padre a dicembre ha prenotato una ecografia fissata per il mese di luglio, e quindi sempre oltre i 180 giorni previsti dalle normative vigenti, decide di rivolgere pubblicamente un appello ai neo parlamentari calabresi: «I cittadini non meritano di essere trattati in questo modo, i diritti sanitari devono essere garantiti in maniera efficace ed efficiente. Chiedo pertanto ai nostri politici – conclude l'utente - che interroghino il Governo chiedendo se all'interno dell'ASP di Catanzaro vengono effettivamente rispettate le linee guida che riguardano le prenotazioni, la tempistica e l'adeguatezza dei mezzi».