“Psicodramma e sistemica”, a Lamezia il workshop sulla psicoterapia familiare

L’incontro promosso dal Centro studi sistemico relazionale. Ai lavori hanno preso parte esperti riconosciuti del calibro di Marcelo Pakman e di Salvatore Pace

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di Redazione
9 ottobre 2019
12:03

Si è concluso nella giornata di domenica 6 ottobre il workshop “Psicodramma e sistemica: corpi presenze scene” tenutosi a Lamezia all’hotel Phelipe. Organizzatore dell'evento il Centro studi sistemico relazionale diretto da Paola Giacco e Raffaella Ruberto, con il patrocinio della Scuola romana di psicoterapia familiare diretta da Carmine Saccu.

Ospiti e relatori del workshop, rivolto a psicologi, psicoterapeuti e operatori del sociale tra cui insegnanti, Marcelo Pakman e Salvatore Pace. Pakman è uno psichiatra di comunità, psicoterapeuta e terapeuta familiare. Nato in Argentina, vive negli Usa dal 1989 e vanta una lunga esperienza clinica con famiglie, coppie e individui oltre ad essere conosciuto per un pensiero che si articola tra critica sociale, filosofia ed epistemologia da un lato, e pratica clinica dall’altro. È stato vicepresidente dell’American society of cybernetics e dell’American family therapy academy nonchè presidente del Comitato per i diritti umani di quest’ultima. Nella sua pratica saggistica e d’insegnamento, Pakman si è focalizzato su situazioni di povertà, violenza e dissonanza etnica attraverso pratica clinica, epistemologia e filosofia; e in generale sulle politiche di salute mentale di comunità e diritti umani, sulla testimonianza e la memoria. Egli ha anche scritto e insegnato estensivamente sulle micro-politiche della vita quotidiana e della psicoterapia, sugli eventi di trasformazione poetica durante i processi terapeutici, e sul ruolo delle immagini e dell’immaginazione per la preservazione delle micro-politiche dominanti così come per l’emergenza di quegli eventi poetici. Pakman ha dunque sviluppato una concezione critico-poetica della psicoterapia.


 

Salvatore Pace, laureato in Filosofia all’Università di Catania, con una tesi sull’archetipo del sacrificio in Jung, si è occupato di Psicologia analitica junghiana e successivamente compiuto studi in Gestalt therapy counseling, presso lo Human communication center di Ragusa, e in Psicodramma presso la Scuola di psicodramma classico di Mantova e Catania.  Già socio fondatore dell’Associazione italiana di Counseling Filosofico (Aicf) di Torino, ha collaborato con riviste online di Psicologia analitica junghiana e di Counseling filosofico, sudamericane e italiane. Coopera saltuariamente con la rivista “Psicodramma Classico”, organo ufficiale dell’Associazione italiana psicodrammatisti moreniani, di cui fa parte, e con il gruppo di ricerca ApsiM. Ha contribuito con articoli ai Quaderni salentini, raccolta di saggi sullo junghismo, e con i gruppi Eranos di Ascona, Canton Ticino. È tra i soci fondatori della Moreno Museum Association di Vienna e membro attivo del consiglio direttivo. Lavora privatamente con lo Psicodramma bipersonale (Psychodrama a deux, one-to-one) e gestisce gruppi (piccoli e mediani) di Teatro spontaneo, di crescita e formativi.

 

Tra immagini ed immaginazione, giochi di ruolo e psicodramma, il workshop è stato un approfondimento teorico-pratico e una riflessione sui ruoli “sclerotizzati” di ciascun partecipante. Una riflessione, ma anche un laboratorio di cambiamento, attraverso le tecniche dello psicodramma e la lettura sistemica. «Un grazie speciale – hanno dichiarato Raffaella Ruberto e Paola Giacco - va a Salvatore Pace e a Marcelo Pakman che ci hanno regalato intense ore di formazione e confronto sulla pratica sistemica alla luce dello psicodramma. Grazie, anche, a tutti coloro che ci seguono nei nostri eventi formativi e che ogni volta ci rinnovano la stima nella nostra professionalità».

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