Il consiglio comunale di Rende ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo con il quale dà mandato al sindaco di Rende di interloquire con la Regione per proporre la realizzazione del nuovo ospedale pubblico dell’area urbana nel territorio della città del Campagnano alla luce del fatto «che – si legge nel documento – oltre a quello in prossimità dell’Unical e di proprietà della Provincia, Rende ha disponibilità di altri siti adeguati e rispondenti ai requisiti», necessari per la costruzione del nosocomio. In altre parole: se Palazzo dei Bruzi non si decide, mettendo a repentaglio le risorse già destinate all’importante infrastruttura, a Rende c’è l’imbarazzo della scelta.

Palazzo dei Bruzi per adesso tace

La riunione calendarizzata nel giro di pochi giorni dal presidente del consiglio di Rende Mario Rausa suona come una mortificazione per l’omologo di Cosenza Pierluigi Caputo, sollecitato da mesi a riunire l’assise sull’argomento ed ancora impantanato nelle procedure di convocazione della conferenza dei capigruppo. Certamente non per incapacità ma per rispondere ad una precisa strategia politica. Non tutta la maggioranza però, è allineata a questa posizione di attesa.

Cosenza Positiva: «Basta tergiversare»

La presidente della Commissione consiliare sanità Maria Teresa De Marco più volte ha sollecitato Caputo a riunire il consiglio sullo specifico tema. E nelle ultime ore anche il suo collega di partito, Giuseppe d’Ippolito, esponente di Cosenza Positiva-Fratelli d’Italia, ha rilasciato una dichiarazione nella quale afferma che «tergiversare oltre non è possibile. Non si tutela il diritto alla salute procrastinando o differendo sine die la soluzione dei problemi» dice, aggiungendo tuttavia «che certo tali problemi non saranno risolti né con la scelta della localizzazione dove far sorgere il nuovo nosocomio, né con la sua consegna ai cittadini che non sarà certamente immediata, mentre, invece, restano inascoltate tutte le istanze che quotidianamente vengono disattese dalla gestione regionale targata Oliverio e Scura» riferendosi anche al taglio delle prestazioni ambulatoriali.

La posizione di Democrazia Mediterranea

Tra le voci dissidenti anche quella di Salvatore Pichierri, segretario regionale di Democrazia Mediterranea, movimento rappresentato in consiglio comunale da Vincenzo Granata. Secondo Pichierri «la migliore proposta in campo è certamente quella di Vaglio Lise, avanzata dalla Regione Calabria». Un’area agevolmente cantierabile, sottolinea Picchierri convinto anche dalla bontà del progetto di trasformare l’attuale nosocomio dell’Annunziata in una moderna ed efficiente città della salute con il proprio cuore pulsante proprio al posto dell’odierno presidio ospedaliero.