Quando le hanno messo addosso un camice molto più grande della sua misura, s'è procurata un paio di forbici e ha cominciato a ritagliare tanti pezzi di stoffa con cui ha realizzato una margherita "arcobaleno" che poi ha incollato all'altezza del cuore. E dire che quell'ecografia al seno Francesca aveva deciso di farla giusto per togliersi uno sfizio. «Avevo come la sensazione che un corpo estraneo mi fosse entrato dentro all'improvviso, senza chiedere neanche permesso».

Otto anni dopo, Francesca Caruso preferisce parlare - magari è soltanto scaramanzia - di fine delle cure e non di guarigione. Durante il periodo trascorso in un ospedale romano, incontrò un giovane. Lui le disse: «Non ho neanche ottanta euro per pagare l'esame di cui mia moglie avrebbe bisogno». Onco Med, l'associazione che riunisce ventidue medici specialisti e dodici volontari, nasce in quel preciso momento.

L'associazione ha sede nel cuore del centro storico di Cosenza. Pochi giorni fa, una signora sulla cinquantina ha bussato alla porta. Il seno di una forma inusuale: «Sarebbe possibile fare un'ecografia? Non posso permettermi di andare in una struttura privata». Mentre scriviamo, qualcuno forse le avrà detto che il male, oltre al seno, s'è preso pure la tiroide e chissà cos'altro. E a lei che pensa Francesca mentre, negli studi di Cosenza Channel, un tecnico le sistema il microfono e le dà indicazioni sulla posizione da tenere di fronte alla telecamera.

Cocciuta com'è, Francesca a dicembre è riuscita pure a inaugurare uno spazio di orientamento all'interno del reparto di Oncologia dell'ospedale Mariano Santo di Cosenza. E, nel giro di poco tempo, terrà pure a battesimo la prima "banca della parrucca".

Se le chiedi se la malattia le abbia insegnato qualcosa, ti risponde: «L'importanza del presente, il sole in faccia e un caffè in buona compagnia». Francesca Caruso non è un ospite, ma una compagna di viaggio che condivide il cammino del nostro network. Oggi è soltanto venuta a raccontarci la sua storia. E quella di Onco Med.