Rientrano tra le categorie che svolgono servizi essenziali. Il presidente Infantino: «Giusto così. Tutto il settore giustizia è stato ammesso alle vaccinazioni»
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Pronti ad essere vaccinati anche gli avvocati a Reggio Calabria. Rientrano infatti tra le cosiddette categorie che svolgono i servizi essenziali. Questa è la motivazione. Il primo passo era stata la comunicazione del consiglio dell’Ordine degli avvocati della città dello Stretto, firmata dal presidente Rosario Maria Infantino, che annunciava un accordo con la direzione generale del Gom di Reggio Calabria per un piano vaccinale anti covid 19 riservato agli avvocati iscritti all’albo. Gli avvocati che vorranno vaccinarsi dovranno inviare entro il prossimo 14 marzo una mail (vacciniavvocatirc@gmail.com). Il presidente Infantino ci ha spiegato i particolari dell’accordo.
Come sarà organizzata la vaccinazione?
«Stiamo predisponendo degli elenchi dei colleghi che intendono vaccinarsi da trasmettere al Gom che saranno poi inoltrate alla Regione Calabria e poi c’è bisogno dell’autorizzazione regionale, in mancanza della quale non è possibile accedere alle vaccinazioni. La richiesta era stata formalizzata in considerazione del fatto che anche l’attività dell’avvocato rientra tra i servizi pubblici essenziali e considerato che tutto il settore giustizia è stato ammesso alle vaccinazioni proprio perché si tratta di svolgere un servizio essenziale. Questa era la condizione prevista dal Dpcm per poter accedere ai vaccini. Il diritto di difesa è inviolabile questo lo afferma la Costituzione ed inoltre ci sono diverse pronunce da parte di tutte le magistrature che riconoscono il servizio dell’avvocato quale servizio essenziale.
La norma ha ridotto i servizi essenziali. Si consideri che, da un anno a questa parte dentro il palazzo di giustizia entrano solo magistrati, il personale di cancelleria, forze dell’ordine e avvocati e quando è possibile qualche prova testimoniale, quindi qualche testimone, le altere persone non hanno accesso. I magistrati sono stati vaccinazioni, così come le forze dell’ordine ed il personale delle cancellerie e gli avvocati no? Mi viene da pensare che siamo noi quelli che trasmettiamo il virus. Altrimenti non si comprenderebbe perché gli avvocati non dovrebbero essere vaccinati».
Al presidente Infantino abbiamo chiesto una valutazione bozza sul prossimo esame (doppio esame orale, sembrerebbe) di abilitazione degli aspiranti avvocati.
Che idea si è fatto?
«Un anziano avvocato mi disse “Non leggere mai le bozze di legge perché poi nella legge verrà fuori altro”. Penso che sia questo caso sia uno di quelli. Perché non vedo articolata bene la bozza. Queste due prove orali mi sembrano evanescenti. Certo che comunque è una materia che deve essere regolata con legge, perché l’esame di avvocato comunque era già stato regolato da quel tipo di norma. Con i numeri dei contagi la vedo di difficile attuazione». Anche per il caso delle eventuali prove scritte «Da escludere perchè le prove sono uniche, le tracce sono uniche a livello nazionale. Non è possibile che in alcune aree si svolgano ed in altre aree no. Questa è la grande difficoltà ed il motivo per cui, con queste restrizioni, non è possibile, fare una prova scritta di questo tipo, come già succede nei grandi concorsi».