Attenzione massima sulla sanità, l'anello fondamentale nella lotta contro il covid. A Castrovillari, dove nella prossima settimana l'emergenza sanitaria sarà oggetto di un consiglio comunale ad hoc, ora si cerca di rafforzare la medicina territoriale e il laboratorio di analisi dello spoke che presto potrebbe iniziare a processare i tamponi per aiutare Cosenza a superare il sovraccarico di lavoro. Lo ha dichiarato il Sindaco, Domenico Lo Polito, che proprio in mattinata ha avuto una nuova interlocuzione con il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, dopo aver acquisito la «disponibilità» del responsabile del laboratorio dell'ospedale cittadino, dottoressa Aloise. 

Superare i tempi lunghi dell'esito tamponi

«Si è pronti a realizzare tutto quanto occorre per processare i tamponi anche a Castrovillari, sia quelli molecolari che rapidi» - ha annunciato il primo cittadino - Si sta lavorando alla verifica degli aspetti logistici e «sarebbero pronti a partire con i tamponi perchè quello che non funziona sono i tempi lunghi tra l'individuazione, l'effettuazione del tampone ed i risultati». In queste settimane di recrudescenza dei contagi «la provincia di Cosenza è in sofferenza» tanto che l'unico laboratorio attivo, cioè quello dell'Annunziata, ha chiesto di processare i tamponi a Catanzaro. Ma i tempi lunghi restano e tante gente ancora attende di sapere l'esito del proprio referto, con l'ansia che determinano lunghi giorni di attesa. 

L'operatività delle Usca

Accanto a questo l'altra urgenza è far diventare operative le Usca richiesta a gran voce anche da un'azione politica del centro destra. Proprio il sindaco di Castrovillari è ritornato sulla questione affermando le «analisi tempestive» e le Usca, «che non sono la risoluzione di tutti i problemi», permetterebbero però di sollevare «da quelle che sono altre attività i medici di medicina generale». Proprio oggi scadono i termini del bando provinciale per la chiamata di disponibilità dei medici per le Usca e poi mancano però gli infermieri. Si potrebbe per questo puntare alla disponibilità già avanzata dai 400 che si erano proposti per fare servizio nelle istituzioni scolastiche ma bisognerà capire se si renderanno operativi anche per le unità speciali di continuità assistenziale dove il lavoro è ben diverso. 

Medici di broncopneumologia in prestito a Corigliano Rossano 

Anche se lo spoke di Castrovillari non fu scelto come centro covid per la mancanza di spazi autonomi rispetto agli altri reparti, oggi è massima la collaborazione con i due centri della provincia, vale a dire Corigliano Rossano e Cetraro. Proprio in questi giorni, infatti, la dotazione di medici (ben cinque) del reparto di Broncopneumologia sta permettendo a due professionisti in servizio a Castrovillari di essere «prestati per attività che si svolgono a Corigliano Rossano - aggiunge Lo Polito - dove sono stati trasferiti alcuni pazienti di Casali del Manco». Ora però è necessario definire la dotazione dei posti letto di terapia intensiva e semi intensiva promessi da tempo e per i quali «si registrano ritardi enormi» perchè fino ad un mese fa «non si sapeva se a farlo dovesse essere l'Asp o la protezione civile». Ora in una recente riunione in prefettura si è chiarito che dovrà esser l'Asp a renderli funzionali e dunque sono «in fase di progettazione esecutiva».