Polistena difende l'ospedale: «Territorio abbandonato e sanità sofferente»

VIDEO | Amministratori, cittadini e associazioni hanno pertecipato ieri sera ad un consiglio comunale aperto per chiedere di potenziare il presidio ospedaliero ormai sotto organico da diversi mesi e di attivare tutti i presidi previsti ma mai resi operativi

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di Francesco Altomonte
9 novembre 2019
15:22

Carenza di strutture e personale, condizioni di lavoro difficili e prestazioni sanitarie ridotte al minimo. Cresce il malcontento nella piana di Gioia Tauro per una situazione sanitaria sempre più fuori controllo. Cittadini e amministratori locali chiedono interventi urgenti all’Asp di Reggio Calabria. Di questo e molto altro si è discusso, ieri sera, nel corso di un partecipato consiglio comunale aperto che si è tenuto a Polistena. «L’ospedale – ha dichiarato il sindaco Michele Tripodiè in difficoltà perché ormai accoglie l’utenza non solo della piana, ma anche della locride, del territorio metropolitano e anche del vibonese. Siamo veramente stanchi e non ci aspettiamo granché ormai, ma chiediamo che almeno siano garantiti i servizi minimi essenziali».

 


Tanti gli amministratori locali presenti all’assemblea, quali hanno chiesto a gran voce un intervento urgente del commissario per la sanità calabrese Saverio Cotticelli, affinché provveda a potenziare l’organico dell’ospedale di Polistena, in perenne affanno per la mancanza ormai cronica di personale. «Il nostro territorio è completamente abbandonato – ha aggiunto il primo cittadino di Melicucco Salvatore Valerioti – le nostre strutture ospedaliere in continua sofferenza. La scorsa estate ci siamo dovuti battere per il personale di pediatria, oggi per altri reparti. Così non si può andare avanti». Le associazioni che si battono per il diritto alla salute hanno chiesto il potenziamento di servizi e strutture esistenti in attesa della costruzione del nuovo ospedale della piana che dovrebbe sorgere a Palmi. «L’ospedale di Polistena – ha spiegato Stefania Marino, rappresentante dell’associazione Prosalus – può respirare solo se vengono potenziati i servizi territoriali: case della salute e le unità complesse primarie». Una battaglia che coinvolta «tutte le componenti del territorio, dai cittadini agli amministratori locali, dalla chiesa alle associazione» è quella a cui auspica Michele Galimi, rappresentate del neonato Comitato per la salute.

 

La chiesa attraverso in vescovo Francesco Milito è intervenuto nei giorni scorsi mettendo in risalto le difficoltà in cui sono chiamati ad operare medici e sanitari a causa della cronica carenza di personale. «Il vescovo – ha detto don Elvio Nucera, parroco di Polistena – ha fatto visita ai reparti e al personale medico e paramedico dell’ospedale. È chiaro che se i medici non possono turnare con regolarità non potranno avere quella serenità necessaria per svolgere un compito così delicato». All’assemblea hanno partecipato moltissimi cittadini, segno di quanto sia diventata cruciale la battaglia per una sanità migliore.

 

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