Sarebbe prossimo, tra gli altri, il trasferimento del punto nascita al “Giannettasio” e di Nefrologia al “Compagna”. Una vera e propria rivoluzione che Scura non riuscì ad attuare e che oggi potrebbe essere frenata dalle pressioni politiche regionali (e non) in vista delle elezioni di gennaio
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Qualcosa di importante, a breve, potrebbe cambiare i connotati allo Spoke di Corigliano-Rossano. Il condizionale è quanto mai d’obbligo perché di mezzo c’è l’imprevisto della politica che, in Calabria, non è mai avvezza ai cambiamenti radicali.
Ci sarebbe, infatti, nelle prospettive dell’Asp di Cosenza e dello stesso commissario Cotticelli, l’intenzione di attuare a stretto giro e di applicare alla lettera – almeno relativamente alle esigenze dei due stabilimenti della terza città della Calabria - quanto previsto dal Decreto 64, varato dall’allora plenipotenziario della sanità Massimo Scura. Che tradotto significa l’insediamento dell’intera area medica (o area fredda) nel presidio del “Compagna” a Corigliano e dell’area chirurgica (o area calda) nel presidio del “Giannettasio” a Rossano. E questo significherebbe attuare tout court una rivoluzione all’interno dei due stabilimenti.
Soluzione per tamponare la penuria di personale
Sarebbe, questa, una prima importante risposta per tamponare la penuria di personale medico che ormai interessa tutte le unità operative. Già, perché l’applicazione del decreto 64 – che fino ad ora non ha mai avuto piena attuazione per via delle tante pressioni, anche campanilistiche, che si sono avute per “tutelare” i presidi da fantomatici scippi – significherebbe annullare tantissimi reparti fotocopia che tutt’ora sussistono all’interno dello Spoke.
Il punto nascita potrebbe essere portato a Rossano
Nei giorni scorsi sono stati convocati a Catanzaro, nella sede del Commissario ad Acta, i dirigenti medici del Unità operativa di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia insieme al direttore sanitario dello Spoke di Corigliano-Rossano, dopo la serrata del reparto avvenuta il 18 ottobre scorso per mancanza di personale e poi “riaperto d’ufficio” (perché tenere chiuso uno dei punti nascita più importanti e produttivi della regione sarebbe stata una vergogna troppo grande). Ed è probabile che già in quell’incontro il Commissario Cotticelli abbia prospettato ai dirigenti medici proprio quello che è nelle prossime ore si sarebbe intenzionati a fare.
A Corigliano andranno Oncologia e Nefrologia
Il punto nascita, quindi, potrebbero essere presto trasferito nel “Giannettasio”. Così come anche dovrebbero scendere a valle, verso Rossano, le ramificazioni di Chirurgia e Radiologia che sono insediate al “Compagna” così da unificare tutto in un unico reparto e avere maggiore disponibilità di medici. Di contro, invece, nel presidio coriglianese dovrebbero essere insediati i reparti di Oncologia e Nefrologia, fatta eccezione per il reparto di Emodialisi che rientra nei reparti caldi dell’area chirurgica. Nel frattempo il blocco chirurgico del “Giannettasio” potrebbe essere presto dotato di una nuova strumentazione robotica per interventi in microchirurgia. Insomma, l’intenzione è quella di cambiare per risparmiare, innanzitutto, e per cercare di migliorare l’offerta sanitaria che al momento è tra le più basse d’Italia.
Cotticelli d’accordo ma la politica non vuole
Una scelta dai pareri discordanti che non piacerebbe alla Regione Calabria e soprattutto al presidente Oliverio che, in prossimità delle elezioni regionali, non gradirebbe più di tanto spostamenti, che com’è noto generano sempre dei malumori. Ma che in realtà potrebbe non essere nemmeno molto gradita ai parlamentari 5 stelle del territorio, come Francesco Sapia, che invece vorrebbe mantenere lo status quo dei due stabilimenti ospedalieri rendendoli però più efficienti.
Insomma, sarà la politica – ancora una volta – ad avere la meglio oppure la forza dei numeri e del bisogno?