«I comuni stanno facendo la loro parte assumendosi tante responsabilità  e cercando di supportare le attività del centro vaccinale ma bisogna denunciare una grande disorganizzazione generale. Noi amministratori locali siamo lasciati completamente soli». Non usa mezzi termini Carmine Quercia, assessore del comune di Cetraro impegnato in prima linea nella campagna vaccinale sul territorio.

«La piattaforma di Poste Italiane fa acqua da tutte le parti, non funziona- evidenzia Quercia- i nostri anziani e i soggetti fragili residenti sono costretti a viaggi interminabili fuori comune o, addirittura, fuori provincia per effettuare il vaccino. Bastava confluire e far prenotare in base alla distanza chilometrica per non mandare alla deriva centinaia di persone.

Si poteva dare mandato ai medici di medicina generale, ai sindaci, con l’ausilio del volontariato, sotto la guida dei Distretti Sanitari che, ad onor del vero, sul Tirreno sta dando risultati importanti.

Sulla piattaforma non è nemmeno presente l’indirizzo del nostro centro vaccinale: chi riesce a prenotarsi a Cetraro, vaga per il paese in cerca del Palasport Giordanelli. Abbiamo fatto presente anche questo, chiedendo di integrare l’indirizzo. Ma non abbiamo avuto risposte. Ai Comuni spetta di allestire le strutture- conclude l’assessore- fornire cancelleria, migliaia di fotocopie, computer, stampanti ed anche operatori per la continua sanificazione ma, nonostante gli sforzi messi in campo, rimaniamo abbandonati e inascoltati. Questa è purtroppo la realtà».