La lettera di protesta sottoscritta dai medici di Rianimazione e Anestesia dell'ospedale di Cetraro ha generato gravi conseguenze. Con una nota che porta la data di oggi, il direttore sanitario dello spoke Cetraro-Paola Vincenzo Cesareo ha disposto «con effetto immediato e fino a nuove disposizioni, in attesa di risolvere le criticità evidenziate, la temporanea sospensione dell'attività» del reparto. Poi specifica: «Il personale tutto verrà utilizzato da questo ufficio secondo le esigenze di sevizio di codesta Direzione sanitaria e della stessa Asp».

 

La lettera di protesta

Il personale medico del reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Cetraro, ieri aveva scritto una lunga missiva indirizzata allo stesso direttore sanitario e al commissario Asp Giuseppe Zuccatelli, lamentando che «non è possibile fornire un’adeguata assistenza ai pazienti Covid e garantire loro la necessaria tutela». Secondo i camici bianchi dell'ospedale "Giannino Iannelli", individuato come centro per la cura dei pazienti affetti da coronavirus, non ci sarebbero le condizioni per garantire un servizio efficiente.

 

I motivi della protesta

Tra le motivazioni che avrebbero scatenato l'ira dei medici, ci sarebbero la carenza di dispositivi di protezione individuale, un numero insufficiente di attrezzature per il monitoraggio dei pazienti, carenza di personale e assenza totale di quello qualificato per il trattamento dei pazienti covid e gestione del pre triage inadeguata. Mancherebbero, oltretutto, anche i protocolli interni al pronto soccorso per il pre triage e i sistemi di monitoraggio nella tenda della Protezione Civile. «Prendo atto di tutto ciò che ha comunicato», scrive Cesareo nella nota di servizio spedita all'indirizzo della dottoressa Maria Franca Occhiuzzi, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione.

 

La delibera

Nella nota, Cesareo specifica che la decisione di sospendere le attività del reparto affidato a Maria Francesca Occhiuzzi, avviene anche in relazione alla delibera 366 pubblicata ieri dall'Asp di Cosenza. Secondo quanto si legge nel documento, l'ospedale Giannino Iannelli, confermato centro Covid per il Tirreno cosentino, deve subire una rimodulazione organizzativa. «Al fine di decongestionare il presidio ospedaliero di Cetraro si rende necessario trasferire, in via temporanea e con effetto immediato, tutte quelle discipline afferenti alle Uoc di chirurgia e relativo personale medico e infermieristico che esulano dall'emergenza Covid 19, all'ospedale di Paola». Ne consegue che continueranno ad essere garantite le prestazioni dei soli reparti di «Medicina generale, Pediatria, Emodialisi, Laboratorio analisi e Radiologia, che saranno opportunamente separati dalla zona Covid». Il centro per la cura del coronavirus, invece, potrà contare sui reparti di Pneumologia, Terapia Intensiva e Sub Intensiva.