VIDEO | Anche quest'anno al terzo piano del presidio Pugliese un'iniziativa per spiegare tutto quanto ruota attorno a una pratica che favorisce la relazione tra mamma e bambino
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Sostenere e stimolare l'allattamento al seno, è questo il senso della Sam, la settimana mondiale per l'allattamento materno che è stata estesa a tutto il mese di ottobre. Anche le ostetriche del presidio Pugliese dell'Azienda Dulbecco di Catanzaro, hanno voluto celebrare questa ricorrenza coinvolgendo donne incinte e neomamme al terzo piano del nosocomio catanzarese. «Ogni anno la Sam ha un motto - spiega Alessandra Papaleo, coordinatrice Soc ostetricie e ginecologia universitaria e riferimento per il gruppo delle ostetriche -, quest’anno è "stop alle disuguaglianze, sostegno a 360°". Le donne, indipendentemente da qualsiasi scelta o qualsiasi modalità di nascita, devono trovare supporto e sostegno ma soprattutto informazioni adeguate per continuare e per non allontanarsi dalla risorsa del latte materno».
Allattamento oltre il nutrimento
Tra domande e curiosità, alla presenza anche della dirigente delle professioni sanitarie Caterina Pontoriero, del ginecologo Alessandro Svelato e del primario della neonatologia, Giovanni Sica, è stato ribadito il sostegno fondamentale offerto dalla figura dell'ostetrica che supporta il ruolo genitoriale e favorisce l'attaccamento precoce tra i neo genitori e i bambini. «L’allattamento non è solo nutrimento ma è anche relazione con la madre - sottolinea Maria Assunta Caligiuri, presidente ordine ostetriche Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia - quindi noi ostetriche della Dulbecco vogliamo sottolineare, in base alle raccomandazioni Oms circa l’allattamento esclusivo al seno nei neonati al di sotto dei sei mesi, che purtroppo solo la metà viene allattata al seno e questo è un dato critico».
Sostegno del territorio
Dunque il miglior supporto che si possa offrire alle neomamme è quello che le protegge dalla solitudine nelle settimane successive al parto. «Perché la solitudine nei primi giorni successivi al parto, nella fase del puerperio, purtroppo è molto accentuata. Deve essere coinvolto in modo attivo anche il papà e una volta che le donne partoriscono e arrivano a casa devono avere il sostegno del territorio. Nei consultori troveranno l’ostetrica, l’infermiera pediatrica e anche i luoghi di lavoro devono essere adatti per accogliere la donna e consentirle di allattare il proprio bambino».