La sospensione di un lotto del vaccino AstraZeneca ha suscitato non pochi timori. Diversi cittadini hanno manifestato paure a seguito della notizia del ritiro disposto dall'agenzia Aifa ma sono stati prontamente rassicurati dal personale sanitario. Riportiamo la testimonianza di un insegnante, Francesco Cozza.

«Sono un docente e ieri ho ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca appartenente al lotto bloccato dall’Aifa. Sento forte il dovere di comunicare il mio stato d’animo e cosa penso.

Di certo vi state chiedendo se ho paura. Sicuramente, ma del virus e non del vaccino! Ieri mattina dopo la somministrazione ero felicissimo e ancora adesso quella felicità riesce ad attenuare lo sconforto dopo aver capito che la mia dose apparteneva al lotto bloccato. Sto bene come tutti i miei colleghi (tranne qualche piccolo sintomo tipico delle vaccinazioni).

È stato giusto bloccare il lotto perché in questi casi la cautela non è mai troppa. Ma si tratta, è bene sottolinearlo, di una sospensione cautelativa che non significa assolutamente che quel lotto provoca gravi effetti. Non si tratta di una sospensione per una relazione causa-effetto, bensì di una saggia decisione in seguito ad eventi corrispondenti a livello temporale. Non bisogna assolutamente far passare il messaggio che il vaccino sia pericoloso per la vita, sarebbe una catastrofe… Se l’uomo si è evoluto fino a questo punto è grazie al sapere, alla conoscenza e soprattutto alla scienza. Noi docenti abbiamo l’obbligo di diffondere questa verità soprattutto con l’esempio. Io mi fido della scienza e mi fido delle agenzie che sono deputate al controllo.

La fiducia è l’unica cosa che potrà portarci fuori da questa bruttissima storia: studiate e vaccinatevi».