Guardo il cielo prima di andare a dormire: pieno di stelle.

È come se qualcuno lo avesse dipinto.

Rimango ammirato con lo sguardo verso la tela nera e i suoi punti illuminati.

Resisto ancora un po’ sino a quando il sonno invade il mio corpo e la mente.

Mi accoglie il letto che a breve diventerà un caldo sogno.

Benvenuto a Taverna la mia città, mi chiamo Mattia…

Mattia è un tipo originale: capelli lunghi, baffi particolari e indossa abiti di color bianco, rosso e oro.

Mi indica la strada e con il suo sguardo mi esorta a seguirlo e ad ascoltarlo:

Ti trovi a Taverna nel catanzarese, tra due torrenti e i boschi della Sila Piccola.

Arte, cultura e natura: il suo biglietto da visita per il visitatore ignaro, che come te calpesta il suo terreno.

 Respira a pieni polmoni e seguimi caro amico.

Taverna è città d’arte: luogo di nascita di Mattia Preti… mio omonimo.

Il Cavalier calabrese è tra i più importanti pittori del Seicento italiano.

Nella sua vita realizzò numerose opere di immenso valore artistico e religioso, sparse per il mondo.

 Seguimi…

 Siamo nel centro storico e a breve raggiungeremo la chiesa di San Domenico, risalente al '400.

Ecco, godi di tanta bellezza: veduta incantevole affacciata sulle cime delle montagne silane. 

Alla tua destra puoi ammirare il monumento bronzeo eretto per… Mattia Preti.

Ci troviamo all’interno della chiesa di San Domenico: soffitto a cassettoni in legno del XVIII secolo e undici oli su tela di Mattia Preti.

L'attuale aspetto e lo stile della chiesa sono il risultato dell'intervento del Cavalier calabrese.

Il ciclo degli affreschi che raffigura la storia della vita di San Domenico, sulle arcate della navata centrale, venne ultimato nel 1693 da artisti minori.

Ben 8 dipinti di Mattia Preti furono rubate la notte del 26 febbraio 1970 e ritrovate negli anni successivi.

Adesso è il momento di visitare la chiesa arcipretale di Santa Barbara: andiamo.

La porta della chiesa è aperta.

Tutto è aperto in questo viaggio nell’arte.

Attualmente ospita diverse opere, tra cui 6 oli su tela di Mattia Preti.

Sulla parete di fondo dell'abside si trova il Patrocinio di S. Barbara.

La chiesa custodisce la tomba di Ignazio Poerio, antichi altari e arredi lignei, il tesoro di ignoti argentieri e preziosi paramenti sacri. 

Ti vedo stanco e mi rendo conto che è tardi e forse devi rientrare. 

Quando deciderai di tornare ti porterò a visitare la chiesa di Santa Maria Maggiore: la più antica di Taverna e anche la Chiesa di Santa Maria del Soccorso che nel tempo ha perso tutte le decorazioni originarie: una scultura policroma della Madonna del Soccorso del XVII secolo è posta sull'altare.

Ti porterò nel museo Civico di Taverna, nell'ex convento dei Domenicani, attaccato alla Chiesa Monumentale di San Domenico: ospita splendide opere di maestri dei secoli XVII e XVIII, quali Gregorio e Mattia Preti, Giovan Battista Spinelli, Antonio Samelli e Di Mattia.

Ma prima di andare è importante che tu visiti il luogo dove tutto ebbe inizio: la chiesa di San Martino.

Una scala e poi entriamo dentro: il 26 Febbraio del 1613, Innocenza Schipani e Cesare Preti battezzarono in questa chiesa Mattia Preti”.

Mattia mi guarda e una lacrima taglia il suo volto.

Mi saluta e dice:

“Vai, torna al tuo paese.

Io domani sarò in viaggio verso Malta con il cuore colmo d’amore”.