Un incontro surreale presieduta dal capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, il reggino Sebi Romeo, coadiuvato dal consigliere con delega al'Agricoltura il quale non è stato mai iscritto al Pd e dall'ex presidente della Provincia di Catanzaro. Tutti esponenti del famoso “cerchio magico” del decimo piano
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Una conferenza stampa quella che si è tenuta a Crotone un tantino surreale, almeno a guardare il tavolo della presidenza della conferenza. Erano presenti il segretario provinciale Gino Murgi, Antonella Stefanizzi, la segretaria cittadina commissariata, il presidente della federazione Maio Galea. C’era anche il capogruppo del PD in consiglio regionale, Seby Romeo. La curiosità. A chiedere l’annullamento del commissariamento del Partito di Crotone, c’era anche il consigliere con delega all’Agricoltura, Mauro D’Acri, il quale non è iscritto al PD. Le solite dinamiche piddiote. Altra chicca. La presenza dell’ex presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il quale con Crotone non “ci azzecca” niente, considerato che, è di Vallefiorita di Catanzaro e, allo stato, non ricopre ruoli dirigenziali nel PD. Bruno al congresso provinciale era stato sconfitto dal segretario in carica di Catanzaro, Gianluca Cuda. Alla conferenza stampa di Crotone erano stati invitati altri consiglieri regionali, Aieta, Giudiceandrea, Mirabello e Battaglia, in quali, chi per un verso chi per un altro, si sono tenuti lontano da Crotone. Della serie: “si sono guardati la mano”. Ormai è noto a tutti che il nocciolo di questa guerra crotonese è tutto regionale e ruota intorno alla ricandidatura di Mario Oliverio. Sarà un caso che alla conferenza erano presenti un non iscritto come D’Acri e un senza ruolo come Enzo Bruno (candidato in pectore catanzarese per la cordata oliveriana)? Tutti parte del “cerchio magico” del decimo piano? La materia del contendere riguarda l’alleanza con il gruppo del sempre verde Enzo Sculco, padrone politico del territorio crotonese, uscito ammacatuccio dall’operazione Stige e oggi in ripresa. Regista di questa innovativa alleanza la testa strategica di Mario Oliverio: Nicola Adamo, eminenza grigia delle truppe oliveriane, il quale dietro le quinte tesse le grandi alleanze della “meglio gioventù calabrese”. Il 2014 per poco non ingaggiò l’ex assessore scopellitiano Sarra. Oggi non gli rimane che Sculco.
Pablo