Regge la pax democratica, senza Guccione

Superato il primo banco di prova per il Pd calabrese. La pax siglata a Falerna, a parte qualche marginale sbavatura, ha resistito al delicatissimo triplo appuntamento di oggi.
di Riccardo Tripepi
1 dicembre 2015
22:19

La lunghissima giornata dei democrat è iniziata in tarda mattinata a Germaneto con la riunione del gruppo, alla quale ha preso parte anche il governatore Mario Oliverio.  In realtà l’appuntamento era fissato per le ore 10, ma il governatore è riuscito a liberarsi soltanto dopo le 13. Un ritardo che non è proprio andato giù all’ex assessore al Lavoro Carlo Guccione che ha abbandonato la nuova sede della giunta regionale, affidando il suo sdegno ad un post su facebook. «Sono le 12.50 e la riunione del gruppo consiliare regionale del Pd, fissata per le ore 10 alla cittadella regionale di Catanzaro – scrive Guccione - non è ancora iniziata. Alle 12 è prevista una riunione di maggioranza e alle 15.30 la seduta di commissione Bilancio a Reggio Calabria per discutere di assestamento. A voler pensar male si potrebbe ipotizzare che, con questi mezzucci, ci si vuole sottrarre al confronto e al dialogo». Sarà pure come dice Guccione, ma senza la sua presenza alla riunione anche il resto del dissenso da parte dei consiglieri abitualmente critici (Ciconte, Scalzo, Battaglia) è evaporato. Tanto che il capogruppo Sebi Romeo, la cui gestione era finita sotto esame prima della pax di Falerna e delle mediazioni di Marco Minniti, è uscito da mattatore dalla giornata di ieri. Le sue linee programmatiche, contando anche sulla sponda del governatore, hanno incassato la fiducia unanime dei consiglieri regionali del Pd. «L’attuale fase politica - ha detto Romeo - successiva all'assemblea regionale del nostro partito la cui conclusione unitaria ha aperto una nuova stagione di fermo e determinato sostegno all’azione di governo del presidente Mario Oliverio, vedrà il gruppo consiliare compattamente impegnato in un'ottica di piena condivisione e confronto legislativo ed amministrativo, finalizzato a concretizzare sempre più l’impegno al rinnovamento delle Istituzioni regionali e della società calabrese”.  Grande soddisfazione è stata espressa da tutti gli intervenuti per il recupero di ingenti risorse della vecchia programmazione comunitaria e per l'approvazione della nuova agenda comunitaria 2014/2020, nonché per essere stata la Regione Calabria la prima del Sud ad avere varato il Piano di sviluppo rurale. Si è ribadito, inoltre, l’impegno a tutela dei precari del bacino Lsu/Lpu, così come per i forestali e per i lavoratori della fondazione Terina, per i quali il presidente Oliverio ha rinnovato il suo impegno. All’unanimità, è stata approvata la proposta del consigliere Ciconte a favore del diritto allo studio e della ricerca.  


Ma la pax che si propone di superare le divisioni tra renziani e bersaniani di Calabria ha retto anche alla successiva riunione di maggioranza durante la quale si è iniziato a discutere di legge urbanistica e dei principali contenuti dell’assestamento di bilancio che, nel pomeriggio, sarebbe poi stato approvato dalla Commissione “Bilancio”. Anche l’organismo presieduto da Aieta, infatti, ha beneficiato del rinnovato clima di unità e ha dato il via libera all’assestamento all’unanimità.  Unica voce di dissenso quella di Flora Sculco (Calabria in rete) che si è detta assai delusa per il mancato finanziamento della legge sui centri antiviolenza «appena qualche giorno la giornata internazionale contro la violenza sulle donne».



Tra le novità dell’ultima ora l’emendamento “salva Terina”, voluto direttamente dal  governatore Oliverio con uno stanziamento da 300mila euro che dovrebbe sanare parte dell’arretrato accumulato dai dipendenti. Reperiti anche 250mila euro per Sogas, la società che gestisce l’aeroporto dello Stretto.


«Con la manovra in argomento – si afferma nella relazione di accompagnamento alla manovra -  vengono autorizzate maggiori spese nel triennio 2015-2017 per 124 milioni di euro circa, di cui euro 83,1 milioni nell'anno 2015. In particolare, gli incrementi di stanziamento hanno riguardato in via principale: il fondo necessario a garantire la copertura della spesa derivante da atti giudiziali di pignoramento per 21,1 milioni di euro; il fondo necessario per garantire la copertura degli oneri da contenzioso per 10 milioni di euro; il fondo di accantonamento per le perdite di esercizio delle società e delle aziende regionali per circa 3,1 milioni di euro; il fondo per la copertura dei debiti pregressi per circa 1,7 milioni di euro e soprattutto la copertura del maggiore fabbisogno per le attività realizzate nell'anno da Azienda Calabria Verde nel settore della forestazione per una spesa complessiva di 19 milioni fi euro.



Riccardo Tripepi

 

Giornalista
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