Catanzaro- Wanda Ferro (nella foto), commissario straordinario della Provincia di  Catanzaro, candidata da Forza Italia alla Presidenza della Regione, si è  congedata, così, con la voce rotta dall'emozione, dalla carica che l'ha vista  per sei anni alla guida dell'ente. All'invito della presidente, da un anno a  questa parte commissario straordinario, per il suo saluto di commiato  all'istituzione, c'erano il Prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro, il  presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo, l'arcivescovo emerito mons.  Antonio Cantisani e il vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora, l'assessore  regionale Domenico Tallini, il consigliere regionale Gabriella Albano ma anche  i vertici della Cgil provinciale con in testa il segretario generale Giuseppe  Valentino. "Un viaggio che ha dato grandi risultati - ha detto Wanda Ferro - e  che adesso si traduce anche nell'amarezza di lasciare tanti progetti realizzati  e tanti sogni. In un momento contrassegnato da tagli lineari, alluvioni,  dimensionamenti scolastici e tanti problemi c'è la soddisfazione di avere  saputo dare risposte ai cittadini e, soprattutto, ai giovani e alla cultura a  tutto tondo". Senza appello il giudizio sulla riforma che ha ridimensionato le  Province.

"Non perdonerò mai - ha detto ancora la Ferro - gli effetti nefasti  di questa riforma. E non lo faccio nemmeno oggi che sono candidata alla  presidenza della Regione perché ritengo che non dovevano essere gli enti  intermedi ad essere riformati, bensì le Regioni. Non ci sarà nessun risparmio e  anzi avremo più confusione tra i cittadini. E' grave, poi, avere  tolto il voto all'elettore, riaprendo dei grandi campanili anche sui territori  perché il voto, oggi, è collegato ai consiglieri comunali e ai sindaci, ai  pochi eletti che creeranno ovviamente distinzioni di appartenenza per un  campanile che era stato messo da parte". (ci)