"La scelta di Forza Italia di sostenere il Dott. Costa alle prossime elezioni comunali non sorprende quanti di Noi non hanno mai creduto che la proposta del Dott. Costa fosse seriamente una proposta che venisse dalla società e dal civismo - si legge nella nota diffusa da Soriano - Una scelta che trasferisce senza ombra di dubbio, al di la di ogni dichiarazione contraria, il fallimento dell’attuale amministrazione di centrodestra sulla proposta che il Dott. Costa andrà a fare".

"Il dato da focalizzare è proprio questo che oggi si pone in maniera lampante sotto gli occhi di tutti. Scegliere Costa significa scegliere la continuità amministrativa con l’attuale maggioranza comunale che è quella che non ha approvato il piano di riequilibrio che avrebbe potuto evitare il dissesto al Comune; che ha causato l’aumento delle aliquote della tassazione al massimo e che ha provocato la più grande crisi ambientale che il Comune di Vibo Valentia ha avuto nella Sua storia (ancora non completamente risolta); che non ha affrontato in alcun modo la questione della potabilità dell’acqua; che non ha attuato alcuna politica strategica sul porto di Vibo Marina - continua il segretario del Pd di Vibo Valentia -  La coalizione che sosterrà il dott. Costa è a tutti gli effetti una coalizione di centrodestra che finalmente ha tolto la maschera. Per cui quello che mi chiedo è con quale credibilità ci si possa proporre agli elettori dichiarandosi un progetto nuovo se poi nelle liste ci saranno le stesse persone che hanno condotto la fallimentare gestione dell’Amministrazione Comunale degli ultimi cinque anni".

"La verità è che l’unica vera novità nel panorama politico vibonese è quella di Antonio Lo Schiavo e del centrosinistra che per la prima volta non nasconde nulla dietro di se, se non un gruppo di persone di tutti i livelli sociali che vogliono dare il loro contributo - conclude Soriano - il Partito Democratico è un partito nuovo rispetto a quello di cinque anni fa e lo dimostra il fatto che abbia saputo fare dapprima sintesi al proprio interno e proporre un candidato unico alle primarie che sono state vere, partecipate e ricche di contenuti e successivamente proporre alla città un progetto diverso che è risultante fino a questo momento vincente".