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Così il magistrato Elio Costa si è presentato davanti ai suoi sostenitori nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia, gremita di gente, ed ha presentato le sette liste civiche a sostegno della sua candidatura a sindaco della città. Niente proclami e neanche promesse mirabolanti, ma l'impegno di dare ai cittadini una città normale, vivibile, in cui i servizi funzionano e a misura di bambino, questo il succo di un programma elettorale molto ricco che guarda anche al futuro e allo sviluppo della città e di tutte le sue frazioni. Così da una parte Costa ha detto di puntare sul recupero del centro storico, con l'agevolazione per l'apertura di attività commerciali e artigianali, ma anche con il recupero dei palazzi storici; dall'altra ha indicato Vibo Marina e il suo porto come volano per la crescita dell'intero territorio, come anche tutte le frazioni. "Puntiamo a realizzare un centro di stoccaggio alimentare sul sito dell'ex cementificio, che potrebbe essere l'unico tra Lamezia e Rosarno – ha detto Costa – ma anche ad un miglioramento della struttura portuale e delle strade di accesso. Molte industrie come il Nuovo Pignone sono disposte a restare e ad incremetare la propria attività a condizione che il porto abbia una strada accessibile ed adeguata".
Particolare attenzione, Costa ripone sulla questione ambiente: verde pubblico, salubrità dell'aria, smaltimento rifiuti, traffico, acqua potabile, sistema fognario, sono una priorità assoluta, sulla quale la sua amministrazione si impegnerà fin da subito. "Vogliamo dare alla città acqua potabile e non acqua che cambia colore ed odore ogni giorno – ha sottolineato – Vogliamo che il verde pubblico sia curato e che ci siano tanti spazi per i bambini. E' giusto pagare i tributi, e questo è l'unico settore in cui, devo riconoscere, l'amministrazione passata ha lavorato bene. Ma alle tasse, al massimo per via del dissesto, devono corrsipondere dei servizi, servizi che i cittadini non hanno avuto in questi ultimi dieci anni di disamministrazione".
Il dissesto un problema con cui chiunque vincerà dovrà fare i conti, ha riconosciuto. "Sarà difficile operare con le entrate del Comune – ha sottolineato – ma noi siamo intenzionati a non farci sfuggire neanche un centesimo dei circa 60 milioni di euro dei fondi europei che toccherebbero al territorio della provincia di Vibo. Già da adesso mi sto interessando del progetto Urban 3 che scade a giugno. Vorrei esssere pronto in caso di successo elettorale, a presentare il progetto per non perdere fondi cospicui per ambiente, sanità e vivibilità urbana della città".
Non poteva mancare all'appello la cultura: "Dobbiamo valorizzare il Conservatorio di Musica e il Politecnico Polisa, con l'apertura di altre facoltà universitarie, oltre che in collaborazione con l'Unical, anche con altre università per attivare un corso di laurea in Scienze Agroalimentari e per un corso di laurea in Scienze Marittime".
Elio Costa ha quindi presentato le liste a suo sostegno che, dopo la riammissione da parte del Tar di Per Vibo Valentia Popolare, sono tornate ad essere sette. Prima di lui sono intervenuti per dare il loro sostegno alla candidatura di Costa, Stefano Luciano (Vibo Unica), Silvia Riga (La Città che Vorrei), Raffaele Manduca (Liberamente Insieme), Claudia Sarlo (Liberali per Vibo), Diego Brancia (Rete Civica Vibonese), Nico Console (Alleanza per Vibo) e Raffaele Arcella (Per Vibo Valentia Popolare). Tutti hanno evidenziato l'importanza del progetto civico di Costa e il ritorno alla centralità della politica , con il superamento degli steccati partitici che tanti danni hanno arrecato a Vibo Valentia nell'ultimo decennio.