Si tratta dei cumuli che si sono formati in seguito alle mareggiate dello scorso dicembre. Sono stati necessari ben sei mesi per «caratterizzare il rifiuto». Alla fine la Dusty è andata via e il Comune ha dovuto chiamare una ditta pagandola appositamente
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Ci sono stati sei mesi di tempo per toglierla gratis, o quasi. Si è preferito aspettare il settimo per far rimuovere quei cumuli di sabbia in via Vespucci, a Vibo Marina, pagando oltre 30mila euro. Una delle tante storture della burocrazia vibonese, certamente in buona fede ma non per questo meno dannosa. È la vicenda dei “danni collaterali” delle mareggiate del dicembre 2019, che provocarono disastri su tutto il litorale di Vibo Valentia. Un weekend funesto, intere vie allagate, dal centro cittadino alle periferie, dal quartiere Pennello a Bivona. I cumuli di sabbia sul tratto di lungomare in via Vespucci - tra i più trafficati d’estate e meta preferita degli zozzoni in questo primo scorcio di bella stagione - sono rimasti per sette lunghi mesi accostati ai muri dei depositi costieri.
L’interrogazione in Consiglio comunale
Una situazione sollevata nel corso di un recente consiglio comunale anche dal consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Santoro, che in un’interrogazione al question time del primo giugno chiedeva: cara amministrazione, quando li toglierete? Il punto della situazione veniva affidato all’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni, il quale ricordava come «il 2 marzo» fosse stato chiesto alla ditta Dusty di effettuare la pulizia, ma la stessa, prima di procedere, «aveva bisogno di una caratterizzazione del rifiuto», per capire se si trattasse di rifiuto da spazzamento, di materiale inerte, di indifferenziato, così da poterlo smaltire nel modo corretto. Da qui la richiesta all’Arpacal, che il 19 marzo rispondeva al Comune sostenendo che quella sabbia poteva essere considerata «un rifiuto solido urbano» ma non procedendo alla caratterizzazione per «questioni di opportunità», essendo la stessa Arpacal controllore degli impianti di conferimento. «Dal 19 marzo - spiegava sempre Bruni in consiglio comunale - è stato difficile per gli uffici, in pieno lockdown, reperire sul mercato un esperto o una ditta per la caratterizzazione. Ci siamo riusciti i primi di maggio, ed esattamente lunedì scorso (25 maggio, ndr) il tecnico si è recato sul posto per la caratterizzazione. Nelle more avevamo tentato di forzare la ditta a fare la pulizia, ma giustamente ci veniva sempre risposto che bisognava avere la caratterizzazione. La avremo entro questa settimana».
L’affidamento diretto
Ed infatti il 17 giugno la sabbia su via Vespucci non c’è più. Già. Ma nel frattempo cosa è successo? Chi l’ha tolta? È successo che il 16 giugno la Dusty ha salutato definitivamente Vibo Valentia. Ma è successo soprattutto che a Palazzo Luigi Razza il precedente 12 giugno era stata firmata una determina di «attivazione di una “trattativa diretta” sulla piattaforma Mepa-Consip riguardante i “lavori di manutenzione straordinaria su via Amerigo Vespucci e traverse”». In pratica il Comune ha deciso di rivolgersi ad una ditta specializzata - nello specifico la Edil Max di San Gregorio d’Ippona - pagando 31.842,30 euro, tramite affidamento diretto. Somma necessaria per pagare sostanzialmente due interventi: rimuovere la sabbia e tappare le buche create dai ristagni di acqua. La sabbia, con una caratterizzazione da fare in tempi ragionevoli, la si poteva quindi smaltire gratuitamente tramite la Dusty. Le buche, su un piano viabile rifatto appena un anno fa, pur mettendoci dentro anche le traverse, non sembravano tali da richiedere cotanto investimento. Ma pretendere maggiore celerità ed oculatezza, a Vibo Valentia, forse è troppo...