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Bruno Censore, conosciuto da tutti come Brunello, si ricandida alla Camera dei Deputati con il PD nel collegio uninominale di Vibo. Il suo territorio. Un territorio che Censore conosce bene e che ha sempre seguito nel corso della sua carriera politica dal più piccolo al più grande dei comuni. Questa attenzione di Censore per il territorio, molto probabilmente, è legata al fatto che il deputato democrat è cresciuto e si è formato politicamente in una provincia periferica e povera come quella vibonese. Brunello Censore, inoltre, nasce politicamente dal basso, con solide radici nella storia del PCI, partito nel quale ha militato da giovanissimo.
«Facevo il cuoco» –racconta con una punta di orgoglio il parlamentare nel corso delle iniziative alle quali partecipa- e, tuttavia, dopo gli studi all’alberghiero non ha rinunciato a quelli universitari e, seppur lavorando, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Insomma, se in politica esiste la gavetta, Brunello Censore l’ha fatta tutta. Il salto di qualità comincia il 2002 quando diventa Sindaco della sua città, Serra San Bruno, a seguire, qualche anno dopo, nel 2005, viene eletto Consigliere regionale e riconfermato il 2010. E poi, il grande salto nel 2013, quando viene eletto deputato alla Camera per il PD, dopo aver vinto le primarie del suo partito. Tante le battaglie a favore del territorio, tra le quali, quella per il completamento della trasversale delle Serre. E per ultima la battaglia per il salvataggio dell’ente Provincia di Vibo Valentia, contribuendo a far approvare l’emendamento salva-province, che destina 90 milioni in tre anni agli enti intermedi in dissesto o che abbiano già presentato il piano di riequilibrio.
Un obiettivo del quale il parlamentare serrese va particolarmente orgoglioso, «questa volta la politica ha prodotto dei risultati tangibili, che vanno a incidere direttamente e positivamente sui territori», dichiara subito dopo l’approvazione. Il riferimento è alla Provincia di Vibo Valentia, che grazie all’approvazione dell’emendamento 843 della Legge di bilancio, vede finalmente la fine del tunnel, e chiaramente, con essa tutto il personale. E i lavoratori, soprattutto la battaglia di stabilizzazione di quelli precari hanno caratterizzato l’impegno parlamentare di Censore tante volte nel corso di questi anni. Insomma l’offerta elettorale che Brunello Censore offre agli elettori del collegio uninominale vibonese è un mix di storia, appartenenza territoriale, ma anche di esperienza politica e amministrativa e di diversi obiettivi raggiunti. Un osso duro per i suoi competitor (che andremo a conoscere nei prossimi giorni) nel collegio.