Una rivoluzione gentile e rigorosa per costruire il riscatto della Calabria e rimettere al centro gli interessi dei cittadini. È ciò che auspica di poter mettere in atto, dopo queste elezioni regionali, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, oggi pomeriggio a Crotone per presentare i candidati della lista che sostiene la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione, Amalia Bruni. «Abbiamo bisogno assolutamente – spiega, parlando con i giornalisti - di occuparci di questioni di cui la politica attuale non si occupa: la depurazione, le bonifiche mancate, i rifiuti e avviare una transizione ecologica anche per dare una prospettiva ai giovani, che devono guardare con serenità al loro futuro, perché può portare, come accade in Germania, qualità della vita e lavoro».

La modernizzazione del sistema

Bonelli entra poi nel merito delle questioni che più stanno a cuore al partito: «C’è una certa politica che parla di ecologia come se indossasse per un giorno il vestito bello e poi, dal giorno dopo, incomincia ad aggredire il territorio. Serve coerenza e interesse pubblico nell’azione, perché molta politica individua la competizione elettorale come una corsa per prendere il potere e non per fare una buona amministrazione. Oggi, siamo davanti a un bivio: da una parte c’è chi vuole la conservazione di un sistema politico e dall’altra chi, come noi, vuole la modernizzazione per fare della Calabria una regione dell’Europa e mettere al centro gli interessi dei cittadini. Ma è possibile, poi, che la Calabria non possa avere un sistema sanitario che curi con dignità i propri cittadini? Questa è la domanda, che va seguita di fatti».

L’economia circolare

Per Bonelli, sul tema dei rifiuti «urbani, chimici, navi dei veleni» fino ad oggi, «c’è stata una disattenzione. La politica ha pensato che dai rifiuti ci potesse guadagnare, ma in realtà noi dobbiamo gestirli, i rifiuti. Portare la pratica dell’economia circolare significa non sprecare nulla, riutilizzare e creare un sistema economico che può dare lavoro come accade altrove in Europa. Insomma, noi vogliamo portare l'Europa in Calabria. Basta con una politica che ha isolato questa regione e l’ha fatta diventare terra di conquista e, anzi, l’ha fatta conquistare dalla criminalità organizzata».

Le mancate bonifiche dei Sin

Il portavoce di Europa Verde si sofferma, infine, sull’annoso tema delle bonifiche dei Siti di interesse nazionale: «È un disastro il tutto il Paese, dal triangolo della morte in provincia di Siracusa a Taranto e, qui a Crotone, dove la bonifica non è avviata di fatto. L’abbiamo scritto al presidente del Consiglio, Mario Draghi: nel Pnrr non ci sono risorse per dare un impulso all’avvio delle bonifiche. Eppure, nelle zone da bonificare in Italia vivono sei milioni di persone, che sono a contatto con i veleni. Di questo ci si dimentica ed è un fatto molto grave. Ma poi, c’è un altro aspetto: chi inquina non paga, chi inquina scappa, dopo aver preso i soldi e fatto i massimi profitti. C’è uno Stato che ha consentito a questi soggetti inquinatori di inquinare, fare profitti e scappare».