Rivali e alleati

Talerico con Fi alla Regione e con il centrosinistra a Catanzaro, ma per lui il caso non c’è: «Il Comune non si governa con l’ideologia»

VIDEO | Il consigliere regionale e il sindaco Fiorita non si scompongono per il paradosso politico. La frecciatina riservata a Donato: «Si professava comunista e chiedeva i voti della Lega…»

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di Massimo Clausi
17 maggio 2024
14:42

Non si scompone Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, di fronte al passaggio del consigliere regionale Antonello Talerico in Forza Italia. Non si scompone ma il paradosso politico di una Forza Italia che recita due parti in commedia nel suo consiglio un peso ce l’ha eccome.

Allora Fiorita si rifugia nei vecchi schemi della politica. Parla di un tagliando che avverrà dopo le Europee per verificare chi crede ancora nel programma e chi no.


Dice che si tratta di una prassi naturale, che sin dal suo insediamento aveva detto di voler essere rigoroso prima di tutto con sé stesso e la sua maggioranza. Parla di verifica politica senza pregiudizio ideologico che non è detto porti alla fine ad un rimpasto. Insomma è chiaro che qualcosa deve mutare a Palazzo de Nobili. Se ne parlerà dopo le Europee «quando sarà tutto più facile», conclude il sindaco.

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Da parte sua Talerico conferma il suo sostegno al sindaco di Catanzaro. «Non capisco tutto questo scandalo. Ero del centrodestra e nel centrodestra continuo a rimanere. A me rimproverano di governare con una maggioranza di centrosinistra, a Fiorita di governare col centrodestra - dice Talerico - Io dico che è tutta una strumentalizzazione perché la nostra è una coalizione civica e in quanto tale attraversa più schieramenti. Lo stesso sindaco non mi pare abbia una tessera di partito. Se guardiamo poi al consiglio comunale nel suo complesso sono pochissimi quelli che hanno un trascorso attivo nel centrosinistra. Non voglio tirare in ballo il Governo nazionale, che ha visto Pd e Lega governare insieme, ma qui l’ideologia c’entra poco. Per amministrare un comune serve solo il buon senso e la condivisione dei programmi».

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Il problema è capire se i partiti tradizionali accetteranno questa apparente contraddizione politica. «Non so se il Pd farà pressioni su Fiorita. Quando Donato che si è professato comunista, non solo di sinistra, chiedeva il sostegno di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia i signori di Azione che oggi si agitano non avevano alcun problema. Allora io dico che se Talerico è buono per vincere le elezioni e portare voti è buono anche per il cammino amministrativo. Io ho il gruppo consiliare più numeroso e non c’è un solo consigliere comunale che ho inserito nella mia struttura regionale, non ho mai promesso posti di lavoro o prebende ad alcuno».

Resta il paradosso di Forza Italia: resterà all’opposizione? Per Talerico non ci sono oggi le condizioni per un passaggio in maggioranza. «Sottolineo però - conclude Talerico - come l’opposizione a Fiorita sia stata finora abbastanza blanda e che su alcune grandi questioni c’è stata identità di vedute».

Poi, col tempo, si vedrà…

Giornalista
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