Diciotto gruppi riunitisi contemporaneamente in tutta Europa, in vista della conferenza di Vienna, e tra questi anche il laboratorio di San Ferdinando che aderisce alla rete degli enti per lo sviluppo locale. L’appuntamento voluto dall’Onu per il 2022, in applicazione dell’agenda 2020-2030 sulla sostenibilità ambientale e sociale delle politiche delle amministrazioni locali, mobilita anche la Calabria e, nel piccolo del centro dell’area portuale di Gioia Tauro, i lavori durati 3 giorni e coordinati dalla project manager Simona Lombardo hanno dettagliato il contributo che verrà presentato nella capitale austriaca.

«L’approccio che continuiamo a proporre – ha spiegato Luca Gaetano, consigliere comunale e animatore del laboratorio locale – prevede un cambio della prospettiva con cui le giovani generazioni guardano ai problemi e alle eccellenze di questo territorio. Da un lato il porto, tornato ad essere il primo terminal container italiano, dall’altro la tendopoli dei migranti, segnalano l’amplificazione di occasioni di lavoro che vengono offerte, ma nel paradigma che serve a interrompere l’emigrazione giovanile puntiamo a presentare una proposta che vuole spingere le istituzioni a unire lavoro dignitoso e crescita economica».

Il laboratorio sanferdinandese, che ha già esplicitato nell’università del Kossowo le buone pratiche che in materia ambientale sono state lanciate in paese – ad esempio con l’Ecowalking, che unisce pratiche sportive e cura dell’ecologia dei luoghi pubblici, e il progetto di riciclaggio dei mozziconi di sigaretta Snuffty – si è aperto ai contributi di Francesco Bianca, animatore del Festival dell’Ospitalità di Nicotera, di Emilio Salvatore Leo, mangaer dell’omonimo prestigioso lanificio, Rosamaria Lojacono di LaCasetta room & garden, e dello scrittore Nino Princi.