Ospite di LaC il sindaco di Corigliano Rossano spiega la sua posizione sulla vicenda Baker Hughes, dibatte di grandi temi e invita a capovolgere lo storytelling calabrese: «Siamo così assuefatti alla mancanza di servizi da non sentirne più il bisogno»
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«Se mettono le carte a posto siamo favorevoli», «la Zes unica del Mezzogiorno è una fregatura», «spersonalizziamo la politica e mettiamo al centro i contenuti». Sono questi alcuni dei passaggi offerti da Flavio Stasi nel corso dell’ultima puntata dell’approfondimento “Dentro la notizia” condotto da Pier Paolo Cambareri ed andato in onda su LaC Tv (clicca qui per rivedere la puntata).
Il sindaco di Corigliano Rossano dice la sua sulla tanto dibattuta vicenda legata alla l’insediamento industriale proposto – e sfumato – da Baker Hughes nel porto cittadino ed accenna alle dinamiche politiche regionali, competizioni nelle quali potrebbe ricoprire un ruolo di primo piano e contrapposto al ricandidato alla presidenza della Regione, Roberto Occhiuto.
Stasi rammenta come il suo non sia un “no” all’investimento ma un “sì” legato però al rispetto delle procedure – alla multinazionale è stata fornita l’autorizzazione dall’Autorità di sistema portuale senza passare da una conferenza dei servizi – e ad una programmazione dello sviluppo dello scalo marittimo coriglianorossanese.
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«Continuiamo ad essere favorevoli ma nel rispetto delle regole»
«Tutti hanno sempre ignorato i problemi e lo hanno fatto volutamente così da far scappare gli investitori. Ci siamo sempre limitati a chiedere delle banalità – dice Stasi – che però in maniera piuttosto inspiegabile, non sono state mai soddisfatte: mettere a posto le carte. E non si tratta di cavilli ma di rispetto delle regole. Anche in consiglio comunale ho ribadito che un porto non può essere trasformato in zona industriale ma deve essere al servizio anche dell’industria. Il comune di Corigliano Rossano continua ad essere favorevole alla proposta presentata da Baker Hughes».
«La nuova Zes è una fregatura»
«Non lo diciamo noi ma il numero due alla Camera del maggiore partito di Governo (Antoniozzi, ndr) che con una procedura corretta, cioè rispettando le regole e le norme, questa Zes non conviene». Per il sindaco di Corigliano Rossano «sono due gli elementi portanti in tutta questa faccenda: attuando le procedure si perdono i benefici, e questo lo dice il deputato di Fdi, e ciò conferma che le procedure stesse fino a quel momento sono state sbagliate. Sottolineo un dato politico: se un esponente della maggioranza di governo dice che convocando la conferenza dei servizi nel 2024 si perdono i benefici fiscali del 2023, vuol dire che la nuova Zes, voluta dal governo a partire dal 1 gennaio scorso è una fregatura. Ciò significa che la Zes 2024 non è più conveniente rispetto a quella vigente fino al 2023».
«L’Autorità portuale pensi a progettare lo sviluppo del nostro scalo»
«Pensate che si possano attivare investimenti nel 2024 in un porto in cui dal 1971 ad oggi non è mai stato ridefinito un banale piano regolatore portuale – prosegue Stasi –. Ciò significa che non si è mai pianificato lo sviluppo del nostro porto. Uno scalo che è in difficoltà, lo è da 30 anni. Dalla riforma del 1994 nessuno si è posto il problema di capire cosa farci e come svilupparlo. Noi le idee le abbiamo e le abbiamo proposte nel 2019 (anno della prima elezione a sindaco di Stasi, ndr), nel 2020, nel 2021 quando si è discusso della banchina croceristica. Lo abbiamo ribadito a maggio 2023 proprio per il caso Baker Hughes, e lo conferma nei vari comizi politici fuori luogo il presidente Agostinelli prima di andare in pensione: ben venga Baker Hughes su alcune banchine, ma vogliamo specificare con gli atti che le altre devono essere al servizio della marineria, del turismo, del diporto. I Comuni non sono enti passacarte ma pianificano lo sviluppo della città. Non immagino nessun politico o istituzione rifiutare 10, 200 o 500 posti di lavoro nella propria città. Noi abbiamo chiesto semplicemente questo, ed è tutto agli atti, senza mai essere ostruzionistici. Non lo siamo stata al punto che se oggi Bh dovesse chiedere il permesso a costruire, nonostante la voragine nelle carte e non rispetto ad un cavillo ma all’assenza di procedure, con quella pianificazione portuale che oggi è mancante il Comune è nelle condizioni di fornire il permesso a costruire. Perché non l’anno chiesto?».
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«Regionali? Offrirò il mio contributo»
«In politica c’è bisogno di reciprocità. I tre partiti principale del centrosinistra fanno parte della mia maggioranza. Credo di poter offrire il mio contributo, così come sono convinto che la città che amministro possa contribuire con le sue espressioni politiche. Le questioni che stiamo affrontando in questi mesi (statale 106, alta velocità e nodo di Tarsia, la stessa Baker Hughes, l’elettrificazione della linea ferroviaria ionica, ndr), spesso ci vedono politicamente contrapposti ad un’altra istituzione (la Regione, ndr) che da mio punto di vista fa poco l’istituzione e molto la segreteria di partito, sono temi che interessano a tutta la Calabria. Sulla Zes loro stessi (Il centrodestra, ndr) ne stanno certificando il fallimento. Sono questi i temi che dobbiamo affrontare, potrei passare da Arrical ai consorzi di bonifica, a che tipo di impronta amministrativa vuole dare la Calabria. Noi vogliamo discutere questi temi, questi contenuti».
Il primo cittadino di Corigliano Rossano ricorsa di essere stato eletto «sei mesi fa dai miei concittadini ed è giusto che faccia il sindaco. Certo, né nei primi cinque anni né nei prossimi, il sindaco di Corigliano Rossano si può permettere di fare il turista in una Regione nella quale manca la rete, le relazioni, le capacità istituzioni nell’imbastire quella rete ed il caso Baker Hughes è quello più sintomatico: alle nostre richieste di attivare un tavolo istituzionale ci è stato risposto che non era possibile e ciò potrebbe significare due cose: che il Comune avrebbe dovuto abdicare al proprio ruolo trasformandosi in uno zerbino oppure che non si può discutere di null’altro».
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«Si spersonalizzi la politica e si ragioni sui contenuti»
«Sì – ammette – c’è un ragionamento attorno alle prossime Regionali ma per me è importante che si intraprenda un percorso sui contenuti, ed è ciò che sto dicendo pubblicamente ed ai partiti di centrosinistra. Guardiamo ai contenuti, anche perché la personalizzazione è quasi inevitabile in politica. Ciò che mi preoccupa è che modello vogliamo della Calabria. Nella mia città stiamo provando a contribuire attraverso i contenuti. Abbiamo dovuto lottare cinque anni, ad esempio, per poter attivare il servizio di trasporto pubblico locale, ma di tpl in Calabria non ne parla nessuno perché si è assuefatti ormai alla mancanza di servizi a tal punto da non sentirne più il bisogno.
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«Sulla Sibari-Rossano si firmi la convenzione Anas-Regione»
«Mi auguro che sulla statale 106 – ultimo tema trattato nel corso della puntata – non si consumi un altro scontro con la Regione, perché credo e spero che si giungerà alla firma sulla convenzione tra Anas e Regione. La stiamo attendendo da cinque mesi, dalla conclusione della conferenza dei servizi. Con la Regione abbiamo lavorato insieme e raggiunto un accordo complessivo servito a far lievitare l’investimento dai 350 milioni iniziali ai 975 attuali. Sulla Sibari-Rossano ci aspettiamo la stessa attenzione riversata su altri territori».