Ripartire dai territori, coinvolgendo la società civile, ex amministratori e giovani appassionati di politica. La campagna che porta verso le regionali del movimento “E’ tempo di reagire” inizia da Siderno, dove le diseguaglianze tra nord e sud Italia sono state al centro di un dibattito pubblico, alla luce delle recenti azioni a favore dell’autonomia delle regioni e del regionalismo differenziato che il Governo attuale sta portando avanti. «Le elezioni regionali? Perché no – ha rilanciato l’ex assessore dell’esecutivo Oliverio – vogliamo essere un’alternativa costruttiva e magari essere a disposizione di chi vuole costruire e aggregare. Non abbiamo l’ambizione di essere lupi solitari».

Nato a seguito di numerosi incontri su tutto il territorio regionale il movimento, coordinato dall’ex assessore della giunta Oliverio Federica Roccisano, pone al centro la necessità di individuare nuovi luoghi di confronto e discussione orientati al futuro della Calabria. «Quello che cercano i giovani del Sud è il lavoro – ha espresso il presidente dello Svimez Luca Bianchi – e il lavoro si crea con gli investimenti e con la buona amministrazione. Quindi serve soprattutto un rilancio della pubblica amministrazione del Mezzogiorno».

Ad una prima parte di discussione con contenuti prevalentemente economici, è seguito l’approfondimento sull’impatto delle diseguaglianze in termini culturali e sociali trattato da Angelo Sposato, segretario regionale CGIL, mentre Mimmo Nunnari, giornalista e anima del neo-movimento, ha sottolineato l’importanza di agire affinché la Calabria esca dall’isolamento geografico e culturale che l’affligge, come un male atavico, da troppo tempo. Tra i big presenti in platea il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, l’ex primo cittadino di Siderno Pietro Fuda, l’ex senatore Franco Crinò e il già assessore provinciale Alessandra Polimeno.