Domani si terrà la seduta straordinaria convocata dal presidente dell’Assemblea in seguito al forfait di tre consiglieri: «Non abbiamo più la serenità per lavorare alla nomina degli scrutatori»
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Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni, ha convocato la civica assise in seduta urgente per domani, mercoledì 25 maggio, alle ore 11.30. All'ordine del giorno l'elezione della commissione elettorale comunale. La decisione arriva all'indomani delle dimissioni protocollate da tre consiglieri comunali e componenti della commissione e dopo il vespaio di polemiche sollevato da alcuni candidati in corsa alle imminenti amministrative che avevano puntato il dito contro i componenti dell'organismo comunale.
Ieri hanno rassegnato le dimissioni i consiglieri comunali Andrea Amendola, Eugenio Riccio e Antonio Ursino da componenti della commissione elettorale. «Abbiamo maturato questa scelta condivisa – spiegano – a seguito di ripetuti interventi sul criterio di selezione degli scrutatori per le prossime elezioni che sono sfociati in un’autentica pressione mediatica. La situazione che si è venuta a creare in corsa ci priva oggi della serenità necessaria per adottare nuove decisioni in vista del voto. Avremmo voluto portare responsabilmente a termine il nostro mandato, convinti che il criterio della nomina degli scrutatori, previsto per legge, avrebbe rappresentato la strada più giusta da seguire per garantire l’efficacia e il buon andamento delle operazioni elettorali nei seggi».
E ancora: «Una posizione, questa, che ribadiamo anche ricordando i precedenti delle scorse amministrative del 2017: la commissione, all’epoca, aveva proceduto al sorteggio degli scrutatori, trovandosi, però, a fare i conti successivamente con numerose rinunce, e relative denunce, causate dalle assenze delle persone sorteggiate e dalla difficoltà nel poterle sostituire. Alla luce di quell’esperienza – proseguono Amendola, Riccio e Ursino - la commissione, anzitempo, aveva sottolineato l’opportunità della nomina degli scrutatori a discapito del sorteggio che, di fatto, non agevolerebbe le operazioni elettorali. Oggi, quindi, non intendiamo assumerci alcuna responsabilità in merito a disfunzioni, caos e disorganizzazione che, visti i precedenti negativi, quasi certamente potranno derivare da una scelta contraria ai nostri intendimenti e alla norma».