VIDEO | Il sindaco di Catanzaro invia un messaggio alla cittadella, a palazzo Campanella ed ai capigruppo consiliari. «In Calabria c'è una bomba sociale che va disinnescata finché si è in tempo. Ci hanno già pensato in Campania e Sicilia»
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«In Calabria c'è una bomba sociale che va disinnescata finché si è in tempo. Ci sono più di 30mila nuclei familiari, già percettori del reddito di cittadinanza e ora esclusi dalle nuove norme, che stanno precipitando nel precipizio della povertà più assoluta. Migliaia di persone che potrebbero ancora sperare di inserirsi nel mercato del lavoro a cui oggi viene negata questa residua possibilità». È questo il messaggio rivolto dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionali, Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso, ed ai capigruppo consiliari.
«La Regione – aggiunge Fiorita – istituisca al più presto il Reddito di cittadinanza regionale come misura di inclusione attiva e sostegno al reddito dei nuclei familiari esposti al rischio di povertà ed emarginazione. Una misura che integri le attuali politiche nazionali ed estenda la platea dei beneficiari. Non un provvedimento assistenziale e basta, ma un concreto aiuto a trovare un'occupazione dignitosa. È una battaglia, quella di garantire la dignità sociale e l'inclusione attiva, che sta vedendo in queste settimane un rifiorire di iniziative a livello di singole Regioni e che sta attraversando trasversalmente lo schieramento politico».
Una misura già proposta in Campania e Sicilia
«Non è un caso che accanto ad una proposta di legge del gruppo Cinquestelle nel Consiglio regionale della Campania, si registri un'analoga proposta nell'Assemblea Siciliana a firma della deputata di Forza Italia Lettieri. Anche le Regioni Sardegna e Puglia si stanno dotando di strumenti per dare una risposta forte a questa esigenza di giustizia sociale. Entrambe le proposte prevedono la stipula di protocolli di intesa tra le imprese e le Regioni per una ricognizione dei fabbisogni occupazionali, con la disponibilità di coprire con l'assegno pubblico una parte dello stipendio, se le aziende assumono i percettori, utilizzando le risorse del Pnrr. Le proposte depositate nel Consiglio regionale della Campania e e nell'Assemblea siciliana, ma anche l'interessante proposta di legge per l'istituzione di un Reddito di dignità regionale presentato dal consigliere Raffaele Mammoliti, già incardinata nelle commissioni, possono essere una base su cui costruire un'originale legge che, ripeto, non punti solo alla mera assistenza per i nuclei più bisognosi, ma soprattutto all'inserimento nel mondo del lavoro e della produzione per coloro che attraverso la formazione sono occupabili».