Accuse pesanti quelle che il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci lancia nei confronti del Comune di Cosenza. «Io - ha detto dai nostri studi – sarei più cauto al posto di qualche dirigente del Partito Socialista. È un invito costruttivo, perché non si può utilizzare Palazzo dei Bruzi per allestire liste elettorali del Psi alle elezioni di Rende (a sostegno di Sandro Principe, ndr)». Parole che inevitabilmente segnano un’ulteriore frattura tra il mondo democrat e i dirigenti del garofano rosso che guidano il Municipio bruzio. «Lo fanno grazie alla generosità e alla pazienza del Pd - ha precisato - ma il loro indirizzo a Rende avrà sicuramente delle conseguenze politiche. È inevitabile: a confronto ci sono un partito che vanta il 24% e un altro con lo “zero virgola” che vuole porsi al centro del mondo sfruttando una provenienza originaria di probabili futuri primi cittadini. Giuseppe Aieta, per fare un esempio, è di Azione».

Ospite della redazione di Cosenza Channel, Iacucci ha rivendicato quanto emerso nella forte presa di posizione emersa giovedì scorso nell’assemblea di circolo del PD di Cosenza. Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio e Carlo Guccione (che ha rincarato la dose ieri mattina durante “Buongiorno in Regione”, ndr) hanno espresso critiche in tema di viabilità, trasporti, welfare e soprattutto hanno bocciato il Psc che Pina Incarnato, assessore all’Urbanistica, ha invece difeso in un’intervista concessa lunedì al nostro network. La sortita mediatica di Iacucci supera pertanto i tentativi provenienti dal Comune di calmierare la situazione. Basta ascoltarlo per capire il grado di irritazione tra le parti.

Ma i temi affrontati non si esauriscono a Cosenza, anzi. Iacucci considera la nomina di Roberto Occhiuto a Commissario per la costruzione dei nuovi ospedali in Calabria «la certificazione del fallimento del centrodestra regionale in tema di sanità nell’arco dell’ultimo lustro di governo». In riferimento all’annuncio dell’assessore Gianluca Gallo circa il miliardo di euro, opere accessorie comprese, destinato al nuovo policlinico universitario dell’Unical, non ha dubbi. «Conosciamo Gallo, fa così anche durante i pubblici consessi dove sprigiona risorse indefinite. Resto convinto del fatto - ha sottolineato - che non si possa dire una cosa del genere durante la presentazione di un candidato a sindaco (Marco Ghionna, ndr) senza avere contezza della cosa».

«Ma resto convinto anche di un’altra cosa: il Pd deve farsi garante di costruire un campo larghissimo, da Italia Viva ad Avs, per garantire una nuova governance. Noi abbiamo messo da parte il passato di chi ha governato con Salvini – conclude riferendosi al M5S a cui chiede di aprire a Renzi – lo facciano anche i nostri alleati. I congressi di giugno del Pd saranno unitari, il messaggio che lanciamo è chiaro». Questi e altri argomenti nell’intervista video in apertura di articolo.