Anche la Lega Calabria entra in merito al Cotticelli, dopo l’incredibile intervista del commissario calabrese che ha ammesso di non essere a conoscenza delle disposizioni del Governo in materia di emergenza sanitaria. E lo scopre leggendo un documento davanti alle telecamere della trasmissione Titolo V di Raitre.

«Abbiamo assistito a giorni di orribile sciacallaggio politico, di menzogne, ipocrisie, di strumentalizzazioni di ogni sorta. Abbiamo detto con forza la verità ma – dicono gli esponenti leghisti - non è stata creduta per i traumi di una regione dove la cattiva politica ha fatto cose indecenti. Ma questa volta i fatti erano differenti, questa volta il Governo ha approfittato del fatto che la presidente fosse defunta per veicolare il messaggio che non si fosse fatto niente, che si stava mandando la gente a morire, che ci fosse un disastro generato dalla cattiva politica e dal classico "magna magna"».

 

E ancora: «Cotticelli, commissario della Sanità calabrese, riconfermato lo stesso giorno della zona rossa, ammetteva che difatti era colpa sua scoprendo che era lui da incaricato del Governo a doversi occupare del piano covid. Ma non si possono non rilevare le responsabilità politiche, non c'era un piano covid da giugno e il ministero non se ne era accorto?»

 

La Lega Calabria incalza: «Al ministro Speranza, oltre che a Cotticelli, chiediamo la decenza di dimettersi immediatamente, perché un ministro che approfitta di una pandemia e delle imminenti elezioni regionali per mettere in ginocchio l'economia di una Regione non ci fa sentire tranquilli. Siamo davanti a uno dei peggiori scandali degli ultimi anni. Ora la Regione si organizzi senza considerare il decreto Calabria, aumenti posti di terapia intensiva e faccia un centro Covid, mentre il Governo rimuova immediatamente la zona rossa».