VIDEO | Nella riunione organizzata dalle forze dell’area progressista è stata espressa un’apertura di credito verso la soluzione prospettata dal governatore per evitare lo sgombero i alcuni reparti Jazzolino. però non mancano le critiche: «Il social è diventato il Bollettino ufficiale della Regione Calabria, silenzio dal centrodestra vibonese»
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Lo stato della sanità vibonese e la sorte dell’ospedale Jazzolino, che dovrebbe essere sgomberato per consentire i lavori di adeguamento sismico finanziati con il Pnrr, continuano a catalizzare l’attenzione della città di Vibo. Intorno a questi temi, le forze dell’area progressista si sono compattate nel tentativo di condurre una battaglia politica che vede nel mirino Roberto Occhiuto e il centrodestra vibonese, accusato di non sollevare la questione per non pestare i piedi al governatore. Un obiettivo, quello del centrosinistra, che ieri sera è stato plasticamente rappresentato nell’incontro organizzato a Palazzo Gagliardi, dove i partiti e i movimenti che sostengono il sindaco Enzo Romeo hanno animato un’assemblea pubblica. Riunione che, nonostante l’appello ai vibonesi, ha visto la partecipazione di pochi cittadini, a fronte di tanti esponenti del Partito democratico, del Movimento 5 stelle, di Progetto Vibo, del Movimento Liberamente progressisti, di Sinistra italiana ed Europa Verdi.
La discussione non poteva che partire dalle dichiarazioni del presidente della Regione e commissario ad acta che due giorni fa, con una storia su Instagram, ha rotto il silenzio e ha reso noto il suo piano: cambiare la “natura” dei targati Pnrr da 25 milioni di euro (che andrebbe perso se il cantiere allo Jazzolino non viene aperto entro la fine di febbraio), finanziando l’intervento con il Fondo sviluppo e coesione (Fsc). Un escamotage per non perdere i soldi e rimandare i lavori di adeguamento sismico dello Jazzolino, almeno fino a quando il nuovo ospedale in costruzione in località Cocari non sarà pronto.
E se l’ipotesi appare plausibile, quello che continua a non andare giù allo schieramento di centrosinistra, sono le comunicazioni social. Un mezzo che Occhiuto sembra prediligere al canale istituzionale. Dal canto suo, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha elencato una serie di criticità, dai disservizi della Farmacia territoriale, agli ospedali di montagna non attrezzati, dall’ospedale di Tropea che deve essere riempito di prestazioni e contenuti alla mancanza di personale. «Non saranno 17 cubani a risolvere il problema», ha detto. «Il presidente Occhiuto parla solo sui social – ha rimarcato Lo Schiavo -. Ormai il bollettino ufficiale della Regione Calabria è la sua pagina Instagram. Io, siccome faccio il consigliere regionale continuo a presentare interrogazioni nelle sedi opportune, ovvero il Consiglio regionale. Al governatore abbiamo chiesto se c’è un piano già previsto per i lavori sullo Jazzolino, se hanno già le idee chiare su come evitare di perdere questi fondi, su come debbano essere rimodulati».
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