Emendamento del senatore di Italia Viva al decreto Calabria bis: «I primi cittadini sono la vera struttura portante della nostra terra, catapultati in prima linea nella lotta contro il Covid». E per le regionali auspica una larga alleanza democratica
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Un emendamento al secondo decreto Calabria per inserire all’interno della struttura del Commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario un Comitato dei Sindaci dei Comuni della Calabria. A presentarlo è stato il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno.
«La pandemia, soprattutto in questa acuta seconda ondata ha messo a nudo e acuito tutte le nostre fragilità, a partire da quella sanitaria – spiega Magorno –. Un’emergenza nell'emergenza, insomma, che in Calabria stiamo vivendo sulla nostra pelle, soprattutto i sindaci catapultati in prima linea, in questa battaglia contro questo nemico insidioso, senza mezzi e con scarsi poteri, ma nonostante ciò riconosciuti ognuno dalle proprie comunità come l'unico interlocutore istituzionale valido, efficace e affidabile. Il tema dei servizi sanitari in questo momento non può che essere centrale in questa lotta per la sopravvivenza che abbiamo ingaggiato in Calabria e anche su questo terreno non i può prescindere dai sindaci e dagli amministratori locali, per questo mi sono fatto promotore di un emendamento al decreto Calabria bis perché la nuova struttura commissariale preveda un Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria, con cui confrontarsi su tutti gli atti che saranno assunti e che eserciti anche una funzione di controllo sull'azione dei commissari».
«Non sono più tollerabili – afferma ancora il sindaco di Diamante - situazioni come quelle che si sono materializzate ad esempio all'Asp di Cosenza, con finanziamenti erogati per l'assunzione di personale e non spesi. Anzi sul punto sto per presentare un'interrogazione al ministro Speranza per capire se e quali iniziative sono state attivate dal Governo sul caso Cosenza».
L’emendamento prevede che il Comitato dei sindaci, di cui faranno parte di diritto i componenti nominati dalla conferenza dei sindaci presso le Aziende sanitarie provinciali della Regione, sia consultato salvo comprovati ed indifferibili motivi d'urgenza, su tutti gli atti di alta amministrazione. Il Commissario ad acta è tenuto a richiedere al Comitato pareri motivati, obbligatori e non vincolanti, che devono essere trasmessi entro il termine perentorio di quindici giorni dalla presentazione della richiesta. Il Comitato formula altresì proposte inerenti alla predisposizione dei piani programmatici regionali sanitari, e monitora l'attività del Commissario ad acta trasmettendo annualmente al Governo una relazione sull'attività del Commissario medesimo. Ai fini del corretto svolgimento delle funzioni di cui al periodo precedente, tra i componenti viene eletto un coordinatore, la cui Azienda sanitaria provinciale di riferimento costituisce sede del Comitato medesimo.
«È evidente – conclude Magorno - che ci troviamo in una condizione di straordinaria difficoltà e l'orizzonte delle elezioni regionali deve guidarci in scelte responsabili e di qualità, che mettano al centro il positivo che esprime la Calabria a partire dai sindaci, la vera struttura portante della nostra terra, una forza di governo che ora deve conquistare la guida della Regione nell'ambito di un grande patto, una larga alleanza democratica e progressista che vada al di là del perimetro designato dalle forze di Governo e includa le componenti centriste e moderate».