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Catanzaro - "Non è più una telenovela o una questione di inciuci andanti a male. La mancata nomina del Commissario ad acta per la sanità è ormai una vergogna nazionale. Una vergogna per il Governo, che tratta una parte del Paese come una colonia, per il Pd, diventato un campo di battaglia senza esclusione di colpi persino quando si tratta del diritto alla salute dei cittadini, e per il Presidente della Regione, incapace di far valere le ragioni della Calabria". Dopo aver presidiato per tutta la giornata di ieri gli uffici riservati al Commissario per la sanità a Catanzaro e aver trascorso la notte su due brandine, i consiglieri regionali d'opposizione Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini tornano questa mattina a spiegare le ragioni del loro gesto: "Dinanzi a questo scempio delle regole, vista la paralisi totale della Regione, che a quattro mesi dal voto non ha ancora insediato neppure la Commissione sanità del Consiglio, dovrebbe intervenire il Presidente della Repubblica. Rispettiamo il suo stile sobrio, ma se il Governo calpesta la Costituzione ai danni di due milioni di italiani, il presidente Mattarella crediamo che non possa più restare indifferente. Noi siamo qui per rimarcare lo strappo costituzionale. E ci resteremo, finché la Calabria non avrà il commissario per la sanità".
Aggiungono: "Le visite che abbiamo avuto e le tante persone che continuano a venirci a trovare, le centinaia di telefonate di sostegno all'iniziativa che ci arrivano da politici ma soprattutto da persone comuni, l'adesione alla nostra protesta da parte di tantissime associazioni, ci dicono che la Calabria rifiuta di essere considerata figlia di un dio minore, regione di serie b, terra in cui si possono calpestare impunemente diritti fondamentali senza che nessuno reagisca. Noi rivendichiamo un adempimento che riguarda tutti, visto che incide sulla salute dei cittadini ma anche sulla dignità dell'Istituzione Regione che, anche per sue colpe, è diventata lo zimbello del Paese, perciò non sarebbe male se assieme a noi si unissero tutte le altre forze politiche".
Infine, Orsomarso e Tallini hanno voluto ringraziare "tutti gli organi d'informazione, scritta ed audiovisiva, incluse le testate on line, perché - hanno asserito - hanno saputo fornire informazioni tempestive ed esatte, interpretando la nostra protesta per quello che è: una reazione di civiltà prima che politica".