«Con il governatore ho sempre avuto un ottimo rapporto». Così il commissario ad acta della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, a margine di un’iniziativa dei sindacati nella sede della Regione, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla situazione dei rapporti con il governatore Mario Oliverio e con la Giunta regionale. «Dal primo giorno – ha proseguito il commissario della sanità - sono stato disponibile e pronto a recepire ogni tipo di apporto, e devo dire che il Dipartimento finora mi è stato vicino. Certo, non è quello che ancora auspico, tuttavia non trovo difficoltà o ostacoli di natura ambientale alla mia attività, e già questo – ha concluso Cotticelli - è un grosso e concreto risultato».
«Se tutti insieme ci mettiamo a combattere, probabilmente vinceremo». Ha detto ancora il commissario ad acta della sanità calabrese. «Oggi è un’occasione importante perché per la prima volta si parla di proposte concrete dei sindacati, che entrano nel lavoro che ho iniziato a fare in questa terra per migliorare concretamente il livello dei servizi sanitari, in linea dello slogan che ho adottato dal primo giorno: quello della condivisione e della cooperazione tra tutti gli attori del sistema, nessuno escluso. Perché chi crede di poter affrontare da solo una realtà così multiforme, così complessa, così infiltrata è folle. Allora – ha ricordato il commissario - io ho chiesto dal primo momento l’aiuto della Giunta regionale, della politica, dei sindacati, di tutti coloro che possono dare un contributo di legalità, trasparenza ed efficienza, allora ci mettiamo tutti insieme altrimenti siamo destinati a fallire così come – ha sostenuto Cotticelli - hanno fallito tutti gli altri. Se tutti insieme ci mettiamo a combattere, probabilmente vinceremo».

 

«Ho già chiesto un appuntamento al presidente della Regione, al quale sottoporrò una lista di nomi e cercheremo un’intesa» - ha continuato Cotticelli riferendosi al decreto del governo che ha decapitato i vertici delle aziende sanitarie calabresi, trasferendo di fatto a Roma, attarverso il commissario, la decisione in merito ai nuovi manager.
«Qui non si viene a fare diktat, ma a lavorare, e a lavorare insieme. Le nomine – ha spiegato Cotticelli - sono una mia prerogativa, da condividere con la Regione. Il problema delle nomine è centrale perché se non cambiamo la governance delle aziende, se non sottraiamo la nomina degli amministratori alla politica, non invertiamo la tendenza. Io dico che in questo momento la Calabria, per un periodo limitato, ha bisogno di rinnovare i vertici delle aziende con persone che vengono da fuori, per un fatto tecnico nel senso chi arriva da fuori vede prima situazioni che se sei all’interno non le noti. Naturalmente - ha precisato - io eserciterò, come dispone il decreto, il controllo sui manager, ma non basta solo cambiare i manager, occorre cambiare la struttura che c’è sotto, che è quella incancrenita da anni di cattiva gestione».

 

L'intervista di Rossella Galati: