Salute e politiche sociali. Questi i temi affrontati da #Rendepiù nella sala riunione della biblioteca civica, a Quattromiglia, lunedì 13 scorso, alla presenza dei candidati consiglieri Mario Bartucci, Fernanda Magnelli, Mario Bartucci, Serena Russo, Francesco Plastina, Paola Perri e Marina Simonetti che hanno illustrato i 7 punti salienti e qualificanti delle proposte della coalizione: care hub territoriale, punti socio-sanitari comunali di prossimità, sportelli di ascolto e mediazione, servizi di cura per la terza età e la non-autosufficienza, interventi di potenziamento dei consultori familiari del territorio, interventi di incentivazione a favore del servizio farmaceutico nel centro storico; punto comunale per la valutazione delle emergenze sanitarie e ambientali.


«Proposte pensate a partire dall’assunto: le politiche sociali, della salute e del welfare devono diventare a rende più ambiziose e portare al centro la persona nella sua totalità e complessità e il suo benessere. Da qui – si legge in una nota - l’urgenza e il dovere di concepire le politiche sociali sia sul piano della cura, intervenendo sulle criticità esistenti per porvi sollievo, sia sul piano della prevenzione, con la diffusione della cultura della prevenzione, l’unica in grado nel lungo periodo ad una riduzione della spesa pubblica sanitaria, anche a livello locale. L’avvio di una mappatura costantemente aggiornata del bisogno e la realizzazione di un vero e proprio sistema informativo sociale costituirà la base conoscitiva fondamentale per migliorare la capacità di intervento e ottimizzare la spesa sociale mirando alla migliore soddisfazione della domanda individuale di aiuto e sostegno.
Politiche, progetti processi che configurano un processo condiviso che unisca pubblico e privato, nella valorizzazione delle opportunità e massimizzazione dell’offerta. A Rende, come in tutta la Calabria, se la situazione dei servizi socio-sanitari non è al collasso ciò è dovuto in gran parte alla rete di sostegno familiare e del volontariato che sopperisce in buona parte alle carenze del sistema socio sanitario. Durante la discussione che ha registrato gli interventi di operatori del settore, medici e operatori del sociale, si è focalizzata l’attenzione sull’importanza delle cure primarie, e sulla necessità anche a Rende di ridare vita e nuovo impulso ai nuclei di cura primaria, già sperimentati con buon successo, quali punti di riferimento sul territorio in grado di assicurare l’assistenza in maniera integrata, 24 ore al giorno su 7 giorni alla settimana. Analogamente – si legge ancora - si è fortemente sostenuto il potenziamento dei consultori familiari, presidi fondamentali a garanzia di una visione della sanità che prende in carico la persona nella sua totalità, promuove e realizza sostegno alla genitorialità, alle famiglie speciali, alla diversabilità, alla procreazione assistita, disagio, dipendenze. Presidi oggi in grande sofferenza sia per l’inadeguatezza strutturale e delle risorse strumentali sia per il sottodimensionamento degli operatori professionali che non riescono a far fronte alla sempre maggiore domanda proveniente dal territorio».