Italia Viva ha scelto un confronto serrato con gli amministratori, sulle opportunità e i problemi collegati al Pnrr, nella sua tappa di Serra San Bruno della due giorni che il presidente nazionale, Ettore Rosato, ha dedicato alla Calabria. L’incontro, nella sede del Parco, è stato anche l’occasione del debutto – nelle fila del partito di Renzi – di Bruno Censore, da tempo in rotta con il Pd dopo esserne stato parlamentare e consigliere regionale. Con Rosato, anche il senatore Ernesto Magorno che ha accompagnato il vice presidente della Camera anche nell’incontro di Belvedere Marittimo e Lamezia Terme.

«Opportunità storica sì – ha dichiarato Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa e coordinatore provinciale dei renziani –, ma spesso i Comuni non dispongono delle risorse umane, nella burocrazia, per completare la progettazione e fare rete». Problemi, ma soprattutto idee progettuali innovative, è ciò che hanno rappresentato al numero due di Italia Viva gli intervenuti.

«Questo è un territorio – ha detto Maria Rosaria Franzè – che ha un immenso patrimonio storico e naturale che può essere valorizzato attraverso le varie missioni create dal Pnrr. Si tratta di superare le perplessità ataviche, anche quelle che derivano dalle piante comunali esigue, attraverso un programma nel programma che veda questa zona come un unicum capace di presentare progetti in rete». Articolato il dibattito che è seguito, tra gli altri sono intervenuti i sindaci di diversi Centri delle Serre che hanno chiesto interventi, anche al di là del Pnrr, per completare le infrastrutture viarie della zona.

«Non basta avere risorse - ha concluso Rosato - bisogna spendere bene e i sindaci hanno ragione quando dicono che mancano quelle figure burocratiche capaci di preparare gli enti per la sfida. Il governo ha consapevolezza di ciò e in questa direzione vanno i bandi già varati, o in fase di definizione, per creare negli enti quella occupazione di qualità che significa costruire le condizioni per avere altra occupazione».